Serie A sempre in bianconero

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AsamoahLa Juventus non si arresta e nel suo stadio piega la Fiorentina con un gol dello scatenato Asamoah che trova la conclusione vincente dopo averla cercata per un paio di volte pericolosamente. Anche quando gli attaccanti non trovano la porta, i bianconeri portano a casa i tre punti e consolidano la posizione in vetta. Per riuscirci è necessaria, come sempre, anche una dose di buona sorte, che arriva puntualmente a 10’ dal termine quando il vola Matos coglie la traversa.

Per la Juve le buone notizie non finiscono qui, perché nel posticipo serale il Napoli beffa la Roma che fa per intero la partita, domina e mette alle corde l’avversario, ma non trova il gol, complice le parate decisive del portiere Reina e la rinuncia di Garcia al centravanti puro con il solo Gervinho terminale avanzato. Dopo tanta pressione giallorossa, condita da maggiore possesso di palla, al 36’ della ripresa il gol partita segnato con un colpo di testa all’incrocio dei pali da Callejon, che arriva in doppia cifra e consente al Napoli di portarsi a tre lunghezze dal secondo posto. Senza Totti e De Rossi, infortunato Strootman nei primi minuti di gioco, la Roma con 14 punti di distacco dalla capolista dice forse addio al sogno scudetto pur avendo una partita casalinga recuperare. Resta il vantaggio sul Napoli e la possibilità di gestire il secondo posto che assicura il diritto a disputare la Champions senza passare dal preliminare. A sua volta, la squadra di Benitez può gestire un margine di dieci punti sulla Fiorentina.

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L’Inter riesce a vincere davanti a Tohir, grazie a un gol di Palacio che risolve la sfida con il Torino, non più squadra da grande bellezza. Successo a parte, nelle file nerazzurre Hernanes comincia a mostrare il peso della sua personalità. La coppia Cerci-Immobile sembra essersi smarrita dopo l’appello in azzurro. Più di un campanello di allarme per Ventura. Mazzarri, invece, soffia sul collo di Montella, insidiano a una sola lunghezza la quarta posizione occupata dalla Fiorentina.

Il Parma supera il Verona e ne raccoglie il testimone di regina delle provinciali, lanciandosi decisamente nella corsa a un posto in Europa nella prossima stagione. Vittoria meritata degli emiliani, a segno con Biabiany sull’esito di un corner e nel finale con Schelotto, che sfrutta una invenzione di Cassano, bravo ad approfittare di un errore del portiere scaligero Rafael e indirizzare un delizioso pallonetto verso la porta sguarnita. La sfera finisce sul palo e la testa di Schelotto la spinge comodamente in rete. Gioisce Donadoni per un risultato che legittima le aspirazioni del Parma. Mandorlini deve ricompattare la squadra che ha stupito a inizio campionato.

Guai ai vinti. E tra questi, a conclusione della 27a giornata di serie A, ci sono Milan e Lazio. I rossoneri non rendono, sbagliano tanto, non reagiscono quando Di Natale segna il gol che alla fine li condanna a una nuova sconfitta nell’era Seedorf. I friulani in campionato stentano rispetto alle passate stagioni, ma dimostrano di trovare forza e motivazioni per rialzarsi. E quando lo fanno sono dolori per tutti. C’è un giovane portiere, Scuffet, che abbassa la saracinesca. C’è Pazzini, uomo mascherato a protezione del naso, che di solito sotto porta non sbaglia ma stavolta fallisce. Il secondo tempo è tutto di marca udinese, con il Milan deludente nel complesso, anche quando entra Balotelli. Non proprio il viatico migliore per la gara di ritorno degli ottavi Champions a Madrid contro l’Atletico. Eppoi c’è la Lazio che, dopo aver steccato in Europa League, perde colpi anche in campionato. L’assenza di pubblico all’Olimpico non può essere la giustificazione per la sconfitta patita dall’ottima Atalanta, che raccoglie frutti meritati dopo aver arrancato a lungo fuori casa. Il gol decisivo è un tap-in del piccolo Moralez a due terzi di match, cui fa seguito l’espulsione di Candreva nelle file laziali.  

Lo stadio Marassi ospite lo spettacolo e l’imprevedibilità del calcio. In vantaggio di due reti a fine primo tempo, il Livorno viene rimontato e superato dalla Sampdoria che dimostra di aver assimilato in tutto e per tutto il carattere del suo allenatore Mihajlovic. La doppietta del labronico Mbaye va nel dimenticatoio quando nella ripresa, dopo un’autorete, i blucerchiati si scatenano segnando altre tre reti e ribaltando la situazione in mezz’ora. Con 13 punti di vantaggio sulla zona retrocessione, Samp e Atalanta (alla vigilia della sfida dell’ora di pranzo alla 28esima giornata) raggiungono una posizione di assoluta tranquillità e si preparano ad acquisire la certezza della permanenza in A. Sul fondo della classifica turno favorevole a Cagliari, che strappa il pareggio sul campo del Catania, e Chievo, che supera il Genoa grazie a due calci di rigore trasformati da Paloschi intervallati dalla rete del momentaneo pareggio firmato da Gilardino. Un esito che scatena le polemiche dei grifoni per il secondo penalty assegnato in pieno recupero. Il ritorno di Di Francesco sulla panchina del Sassuolo vale il pareggio a reti bianche in casa del Bologna, che resta invischiato nelle acqua torbide.

Risultati 27a giornata: Udinese-Milan 1-0 Catania-Cagliari 1-1 Juventus.Fiorentina 1-0 Bologna-Sassuolo 0-0 Chievo-Genoa 2-1 Inter-Torino 1-0 Lazio-Atalanta 0-1 Parma-Verona 2-0 Sampdoria-Livorno 4-2 Napoli-Roma 1-0

Classifica: Juventus 72 Roma 58 Napoli 55 Fiorentina 45 Inter 44 Parma 43 Verona 40 Lazio 38 Torino 36 Milan Genoa 35 Atalanta Sampdoria 34 Udinese 31 Cagliari 29 Chievo 24 Bologna 23 Livorno 21 Catania 20 Sassuolo 18