Se la stagione regolare sorride, non altrettanto è detto che avvenga nei playoff. E così Sassuolo e Verona, dopo aver sfiorato la promozione diretta in A, non riescono a conquistare la finale. I risultati delle gare sorridono rispettivamente a Sampdoria e Varese, vittoriose all’andata e brave a resistere al ritorno. Sorprese ma non troppo. I blucerchiati di Iachini, che solo nell’ultima parte di stagione hanno dato il classico colpo di schiena guadagnando la zona playoff, sfatano il fattore Marassi, stadio di casa a lungo stregato quanto a risultati, vincendo in rimonta sul Sassuolo. Primo tempo di marca emiliana con Missiroli bravo a staccare di testa su azione da corner e mettere in rete al 34’ approfittando dell’indecisione del portiere Da Costa e dell’attaccante Pozzi in ripiegamento difensivo. Ma due minuti prima un fallo di Da Costa in area su Boakye aveva determinato l’assegnazione del penalty che Sansone si fa ribattere dal portiere doriano. Il pareggio della squadra di Iachini arriva al 46’ con Eder, ancora una volta di testa, anche in questo caso con la complicità del portiere Pomini e Piccioni che si ostacolano. Al 9’ della ripresa Eder confeziona il cross giusto per Pozzi che insacca di testa. Bravo poi Pomini a negare il tris ai blucerchiati. Al Sassuolo sarebbe bastato un gol nella gara di ritorno per qualificarsi alla finale playoff. Ma la Samp conferma l’ottimo rendimento esterno palesato nel corso del campionato, passando subito in vantaggio con Pozzi, grazie a un regalo del reparto difensivo emiliano, per poi chiudere in pareggio. Anche il Verona di Mandorlini compromette i progetti di promozione: nella gara di andata subisce due gol a Varese, facendosi sorprendere nei primi minuti da Kurtic su calcio di punizione e subendo poi il raddoppio di Terlizzi al 33’ della ripresa. Un autentico capitombolo per gli scaligeri che avevano compromesso il cammino promozione pareggiando alla terz’ultima giornata sul campo del già retrocesso Albinoleffe. Nella gara di ritorno al Bentegodi il portiere scaligero Rafael è un’autentica saracinesca consentendo alla sua squadra di restare in corsa. Un gol di vantaggio non basta al Verona che reclama un calcio di rigore, ma viene punito ancora una volta da Terlizzi che pareggia e promuove il Varese che se la giocherà con la Sampdoria.