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Vita da steward

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Federica Sorrentino
Una delle figure amiche dello stadio è quello dello
steward, diventata una presenza necessaria e
rassicurante, una guida e un punto di riferimento
per accedere all’impianto e godere dello spettacolo
della partita.
Di essi si parla poco, ma è chiaro che le normative
di prossima emanazione per consentire il regolare
svolgimento delle partite, pure a porte chiuse,
dovranno richiamare le funzioni di staff e
controllo affidate a quanti, a inizio stagione o
ancora prima essendo veterani, si sono formati a
svolgerle.
Gli steward sono coloro i quali, come recita il
bando di selezione, mostrano di avere doti di
flessibilità e dinamicità, attitudine al lavoro in
gruppo e predisposizione a lavorare con il
pubblico.Ce ne sono di giovanissimi, poco più che
diciottenni ma in grado di esercitare questa
mansione di responsabilità, fino a oltre
cinquant’anni.
Tutti preparati e affidabili.
A parlare del loro ruolo imprescindibile è
Ferruccio Taroni, presidente dell’Andes,
l’Associazione Nazionale Delegati alla Sicurezza,
che riunisce gli oltre trentamila steward e
Delegati alla Gestione Evento di tutta Italia.
“Un match a porte chiuse non coinvolge soltanto i
22 giocatori in campo, ma anche circa 300
operatori che lavorano per quello stesso match” –
ha dichiarato. Ovvio che la sicurezza sanitaria, nel
caso in cui riparta il campionato, deve essere
garantita per tutte le figure professionali partecipi
dell’evento sportivo. A.N.DE.S, insieme al proprio
consulente sanitario, con l’intento di aiutare chi,
più autorevolmente, dovrà redigere un protocollo,
ha stilato delle linee guida, relative alle modalità
con cui potrà essere organizzato il lavoro in uno
stadio nel caso di match a porte chiuse, nel rispetto
di tutte le direttive nazionali in materia di salute
relative al coronavirus. La premessa è che i servizi
debbano essere garantiti col minimo numero di
addetti possibile. Tra le linee guida stilate, la
necessità del distanziamento di due metri, l’uso
delle mascherine, il rilevamento della temperatura
a condizioni determinate per chiunque accede allo
stadio e misure di cautela totale per le interviste.
“Servirà tanta responsabilità e dedizione, nel solco
di quanto abbiamo fatto sempre – dice uno degli
steward da molte stagioni presente allo stadio –
Siamo pronti, consapevoli di dovere agire con
grande scrupolo e nel rigido rispetto delle
indicazioni che saranno impartite”.

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