Alonso da lepre a inseguitore

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Dopo la maledizione della prima curva, che ha messo fuori gara Alonso nel GP del Giappone, in Corea la Ferrari riesce quantomeno a difendersi dalla coppia Red Bull che domina piazzando al primo posto Sebastian Vettel e al secondo Mark Webber, partito in pole position. Il tedesco campione del mondo in carica scavalca nella classifica piloti Alonso, che ora accusa 6 punti di ritardo (215 a 209) a quattro corse dal termine. Di buono c’è che la Ferrari chiude con lo spagnolo sul podio e Felipe Massa quarto. Le macchine di Maranello si confermano affidabili, ma ancora non abbastanza veloci. L’impressione è che questo mondiale si giochi soprattutto sulle fiancate posteriori, dove gli ingegneri di Red Bull e Ferrari studiano le migliori soluzioni aerodinamiche legate alle prese d’aria che contribuiscono all’assetto ottimale. Il titolo se lo giocano Vettel e Alonso, tutti gli altri possono considerarsi fuori causa, a cominciare dalla McLaren. In Corea del Sud solo decimo Lewis Hamilton che adotta la strategia delle tre soste, mentre Jenson Button viene eliminato al primo giro dal giapponese Kobayashi che gli distrugge la gomma anteriore destra. Il Gran Premio si decide in pratica già al via, con Alonso che dalla sesta posizione risale subito fino alla terza, e Vettel che scavalca Webber e fa il tris dopo le vittorie di Singapore e Giappone. Alla Ferrari, seconda nel mondiale costruttori davanti alla McLaren, non resta che lavorare per guadagnare rapidamente in competitività. Lo scarto dalla Red Bull non è abissale e gli accorgimenti in vista del Gran Premio d’India potrebbero consentire alla Rossa di gareggiare sul filo dei millesimi.

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