Alonso, primo podio del 2014

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podio-gp-cina-638x425Nessuno se lo aspettava, ma Fernando Alonso è riuscito a tirare fuori probabilmente più di quanto consentono allo stato attuale il propulsore e l’assetto aerodinamico della sua F14T e sul traguardo del GP di Cina, quello che consente a Hamilton di centrare il 25 trionfo in F1 ed eguagliare miti come Niki Lauda e Jim Clark, chiude al terzo posto salendo per la prima volta sul podio nella stagione 2014. L’arrivo di Marco Mattiacci, nuovo team principal della scuderia di Maranello al posto di Stefano Domenicali, porta bene alla Rossa solo per quanto riguarda il pilota spagnolo, perché Raikkonen continua ad arrancare nelle retrovie partendo in sesta fila e arrivando ottavo. Le Mercedes sono macchine di un altro mondo e se da un lato Luis Hamilton corre per suo conto dominando in lungo e il largo e scavando l’abisso, il compagno di squadra Nico Rosberg riesce a difendere la leadership del mondiale piloti inseguendo dopo essere rimasto intruppato al via, fino a raggiungere e superare con incredibile facilità Alonso sul rettilineo principale. Il risultato finale è il trionfo scontato delle frecce d’argento, che collezionano un’altra doppietta, ma il rilancio della Ferrari serve soprattutto a convincersi che c’è ancora spazio per recuperare il gap. Rosberg vanta 4 punti di vantaggio su Hamilton e ben 38 su Alonso. Sono tanti. Ma tanto è anche il progresso fatto registrare dall’assetto aerodinamico della macchina, certamente più veloce e stabile di quanto fosse in Bahrain. Un approccio diverso anche al muretto, dove ha vinto la strategia dei pit-stop, permettendo ad Alonso di sopravanzare prima Vettel e poi Ricciardo. Determinante lo scatto al via di Alonso, piazzatosi alle spalle di Hamilton e Vettel dopo un violento urto laterale con la Williams di Massa. Una botta perfettamente parallela, tale da non creare danni alla macchina del ferrarista. Note poco liete per le due Red Bull, con il campione del mondo in carica Sebastian Vettel costretto a cedere il quarto posto al compagno Daniel Ricciardo, quinto. Hulkenberg su Force India e Bottas su Williams precedono Raikkonen, alle cui spalle finiscono Perez con la McLaren e Kvyat con la Toro Rosso.

La F1 arriva finalmente in Europa: l’11 maggio si corre in Spagna. Se la Mercedes sarà in grado di ruggire come nei primi quattro gran premi, il titolo mondiale diventerà un affare tra Hamilton e Rosberg. Alla Ferrari il compito di lavorare sodo per avvicinare ulteriormente le performance delle frecce d’argento e rimettere in discussione le gerarchie.

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