Indianopolis curva a sinistra

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Dany Pedrosa, Casey Stoner, Valentino Rossi. Il Gran Premio di Indianapolis di MotoGP, undicesima prova del mondiale piloti, vive sulle vicende di gara di questi tre protagonisti. La Honda di Pedrosa taglia per prima il traguardo precedendo la Yamaha di Jorge Lorenzo, che si limita a controllare l’avversario diretto nella corsa al titolo per tenerlo ragionieristicamente a distanza. In effetti Pedrosa riesce a fare gara a sé, domina e vince con pieno merito, mentre Lorenzo, partito in modo non perfetto, gli resta dietro senza mai riuscere a portare l’attacco. Il derby spagnolo va dunque a Pedrosa, che sale per la seconda volta in questa stagione sul gradino più alto del podio, dove figura da sette gare consecutive. Stoico il campione del mondo in carica, Casey Stoner, che corre con una caviglia rotta e arriva quarto alle spalle di Andrea Dovizioso, con il quale ingaggia un duello spettacolare finito a favore dell’italiano. Per Dovizioso quarto podio consecutivo. Che ne è del dottor Valentino Rossi lo spiega il cronometro: l’idolo pesarese, nove volte campione del mondo, becca due secondi e mezzo a giro da Pedrosa e finisce staccato di un minuto. Il suo matrimonio con la Ducati volge al termine, ma anche in questa seconda parte di stagione non si riesce a creare feeling con la moto. Indianapolis è una pista che gira a sinistra e la Ducati sembra soffrire proprio questo tipo di circuito. Il perché resta un mistero, mentre Valentino Rossi fa buon viso a cattivo gioco con il settimo posto in gara. In attesa, ovviamente, di tempi migliori che The Doctor spera di rivivere in sella alla Yamaha.

In classifica generale Jorge Lorenzo condice con 225 punti, seguito da Pedrosa con 207. Stoner ne ha 186, Dovizioso 137. A seguire l’inglese Crutchlow con 106, il tedesco Bradl 94, lo spagnolo Nautista 92 e Rossi 91.

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