È stata presentata oggi, nella storica sede dell’Associazione Motonautica Pavia, la 72.a edizione del Raid Pavia-Venezia, la maratona motonautica in acque interne più lunga del mondo, in programma il 2 giugno. L’evento ha segnato ufficialmente il conto alla rovescia verso una delle competizioni più affascinanti e storiche del panorama motonautico internazionale.

Alla presentazione sono intervenute personalità istituzionali, del territorio e del mondo sportivo, tra cui il presidente della Federazione Italiana Motonautica Giorgio Viscione, il presidente dell’Associazione Motonautica Pavia Enrico Beltramelli, il vicepresidente del Comitato organizzatore del Raid Angelo Poma, diversi piloti, tra cui i pavesi Paolo Romagnoli, Alberto Huober e Mauro Balzarini, e il patron del Motor Bike Expo Francesco Agnoletto. Presente anche Guido Cappellini, dieci volte campione del mondo di Formula 1 motonautica e vincitore delle ultime due edizioni della gara, che per l’occasione ha esposto il suo F1 DAC/Mercury, imbarcazione con cui punterà a battere il record di percorrenza del Raid, stabilito nel 2005 da Dino Zantelli con un tempo di 1 ora, 44 minuti e 45 secondi alla media di 203,34 km/h.
Durante l’incontro sono state presentate alcune novità pensate per migliorare ulteriormente l’efficienza e la sicurezza della manifestazione, tra cui un nuovo sistema di tracking GPS. Grazie a dispositivi dedicati, scaricando l’app Sporttraxx Races per iOS o Android, sarà infatti possibile visualizzare in tempo reale da telefono la posizione di ciascuna imbarcazione. Una soluzione pensata per offrire al pubblico un’esperienza ancora più coinvolgente e, allo stesso tempo, consentire all’organizzazione di monitorare con precisione l’intero svolgimento della gara e la movimentazione delle unità in acqua.
Un fiume di motori: tutte le anime del Raid – Uno degli aspetti più affascinanti del Raid Pavia-Venezia è la grande varietà di mezzi che possono partecipare. Non si tratta solo di barche da corsa; il regolamento ammette tantissimi tipi di imbarcazioni, purché siano in grado di viaggiare ad almeno 60 km/h: catamarani monoposto e biposto, barche sportive con motori potenti, ma anche imbarcazioni da diporto di dimensioni contenute, moto d’acqua e persino sciatori nautici e idroscivolanti con elica aerea.
La classifica generale e le classifiche per classi saranno definite sulla base della somma dei tempi di percorrenza dei concorrenti, regolarmente arrivati a Brondolo, dei tratti cronometrati.
Saranno quasi 100 i mezzi che prenderanno il via da Pavia il 2 giugno, a conferma dell’interesse crescente verso il Raid da parte di piloti professionisti, appassionati e team provenienti da tutta Italia e dall’estero. Quattordici gli equipaggi stranieri, provenienti da Emirati Arabi, Austria, Belgio, Germania, Malta Principato di Monaco e Svizzera. Una ricchezza di partecipanti che rende questo evento non solo una gara di velocità, ma un vero spettacolo sull’acqua, aperto a professionisti e appassionati con mezzi molto diversi, uniti dalla stessa passione per il fiume e la Motonautica.
“È con grande emozione che, per la prima volta da presidente della Federazione Italiana Motonautica, partecipo alla presentazione del Raid Pavia-Venezia. Una competizione unica al mondo, che coniuga sport, storia e territorio, e che incarna perfettamente la visione che stiamo portando avanti: una Motonautica più accessibile, inclusiva e vicina a nuove generazioni e appassionati. Manifestazioni come il Raid dimostrano che la nostra disciplina può essere vissuta da tutti, in sicurezza, con passione e spirito di avventura. Ringrazio le Associazioni di Pavia e Venezia, gli enti locali e tutti coloro che rendono possibile questo evento straordinario“, ha commentato il presidente della FIM Giorgio Viscione.
“Siamo giunti alla 72.a edizione del Raid Pavia-Venezia, un evento che mi ha accompagnato per tutto l’arco della vita. Fa parte di me da sempre, e oggi ho l’onore e il piacere di organizzarlo ancora una volta. L’interesse sempre crescente nei confronti del Raid è per me una grande soddisfazione: negli anni difficili in cui non si è potuto disputare, dal 2012 al 2020, ho vissuto il timore che il sogno si fosse spento definitivamente, ma nel 2021, con l’intervento dell’amico Giampaolo Montavoci, presidente dell’Associazione Motonautica Venezia, siamo riusciti a ripartire ottenendo un successo quasi inaspettato. L’edizione 2025 proporrà diverse novità che, sono certo, sapranno soddisfare le esigenze di una manifestazione che vogliamo in crescita continua e capace di soddisfare le esigenze di tutti i partecipanti. Ringrazio ancora una volta l’Associazione Motonautica Pavia e il suo presidente Enrico Beltramelli per la fiducia dimostrata nei miei confronti nel consegnare nelle mie mani le chiavi di comando di questo storico e prestigioso evento. I miei ringraziamenti vanno anche alla Federazione Italiana Motonautica, alle Autorità locali che ci supportano e ci consentono con la loro collaborazione di realizzare la gara, agli sponsor e agli amici che ci seguono e ci aiutano da sempre, a tutte le associazioni che forniscono il loro prezioso aiuto volontario sul fiume, senza le quali non si potrebbe dare il via a un’opera così impegnativa, e a tutti i concorrenti, che amano il Raid Pavia-Venezia e ogni anno si presentano numerosi con voglia di vivere la passione motonautica in un contesto così particolare e forse unico“, ha commentato il vicepresidente del Comitato organizzatore del Raid Angelo Poma.
Un viaggio epico lungo 414 km – Il Raid Pavia-Venezia è molto più di una gara: è un viaggio nella storia della Motonautica, un racconto vivo che da 96 anni attraversa fiumi, territori e generazioni. Un evento che ha saputo conservare nel tempo la propria anima pionieristica, diventando un simbolo della passione per il fiume e dello spirito di avventura.
Dal 1929 a oggi, il Raid ha visto sfidarsi campioni leggendari come Dino Zantelli, vincitore di otto edizioni e detentore del record ancora imbattuto, Renato Molinari, Fabio Buzzi e Antonio Petrobelli, ma anche protagonisti di altri mondi, attratti dal fascino unico della sfida: Andrea Bonomi, Adriano Panatta, Alessandro Benetton, Clay Regazzoni, Christian Ghedina e Thierry Sabine, ideatore e organizzatore della Parigi-Dakar.
A rendere speciale il Raid è la sua capacità di parlare a tutti: molti partecipano non per l’ambizione di vincere, non per la pura sfida alla velocità, ma solo per il gusto di esserci, per poter dire “io c’ero”, per vivere un’esperienza fuori dall’ordinario, dove sport, natura, tecnica e passione si fondono in un’unica, indimenticabile traversata. (Fonte: Eprcomunicazione)