Un drop messo a segno sul filo dell’ultimo minuto di gioco dal numero 10 scozzese Duncan Weir regala la vittoria per 21-20 alla nazionale del cardo e ammutolisce il pubblico azzurro, accorso in massa per sostenere la Nazionale nella prima partita casalinga dell’RBS 6 Nazioni 2014. La partita si apre con una prolungata fase di studio, con un ritmo di gioco non elevato e alterni possessi di palla. È dell’Italia la prima vera occasione da meta, dalla quale scaturisce un calcio di punizione che, al 13′, Allan mette in mezzo ai pali per il 3-0. Le due squadre continuano a giocare contratte e, ancora una volta, è un calcio piazzato a muovere il punteggio: al 22′ Laidlaw pareggia 3-3. L’Italia acquista sicurezza, si porta ripetutamente in avanti e guadagna altre due occasioni per marcare punti dalla piazzola: al 26′ Allan compie il suo unico errore da calcio piazzato (3/4 oggi per lui, con due calci di punizione ed una trasformazione), ma si rifà cinque minuti dopo marcando il 6-3. L’Italia vive il suo miglior momento dell’incontro, attacca ancora e, al 39′, lo stesso Allan porta oltre la linea di meta una palla portata avanti di forza da capitan Parisse, trasforma e sancisce il 13-3 che chiude il primo tempo. L’inizio della ripresa ricalca la prima fase dell’incontro: gioco contratto, fasi alterne di possesso di palla e azioni d’attacco mai concretizzate. Al 5′ è sempre un calcio piazzato a muovere il punteggio: Laidlaw segna il 13-6. La Scozia, a partire da questo momento, prende in mano il pallino del gioco, attacca in modo insistito, gli Azzurri difendono ma, su una rapida azione al largo, il numero 13 scozzese Dunbar sfugge alle maglie della difesa dei padroni di casa e si invola in meta, Laidlow manca la trasformazione (2/3 il suo score dalla piazzola) e il punteggio dice 13-11. La Scozia insiste in avanti ma non riesce a sfondare la difesa italiana, l’Italia da parte sua fatica a costruire gioco e a rendersi pericolosa e, al 27′, è ancora Dunbar a punire gli Azzurri: un potente avanzamento scozzese sorprende ancora una volta la difesa italiana, il TMO, interpellato dall’arbitro Walsh in merito ad un sospetto passaggio in avanti, sancisce che la meta è regolare, Weir trasforma (1/1) e 13-18. L’Italia rialza la testa, si porta in avanti e Furno, oggi Man of the match, concretizza in meta un’azione di forza e rabbia. Orquera, subentrato ad Allan, trasforma e gli Azzurri tornano in vantaggio 20-18. La partita non è finita, la Scozia si butta all’attacco e, non riuscendo a superare efficacemente la difesa azzurra, sfrutta l’avanzamento del suo pacchetto di mischia per creare una piattaforma per il drop di Weir: all’ultimo minuto di gioco, il numero 10 scozzese non sbaglia e gela gli Azzurri e i 66.271 spettatori dello stadio Olimpico.
L’RBS 6 Nazioni 2014 prosegue per l’Italia con l’impegno esterno a Dublino contro l’Irlanda sabato 8 marzo e il torneo azzurro si chiuderà poi sabato 15 marzo con la partita casalinga contro l’Inghilterra.
RBS 6 Nazioni, III giornata
Italia v Scozia 20-21 (p.t. 13-3)
Marcatori: p.t. 13′ c.p. Allan (3-0), 22′ c.p. Laidlaw (3-3), 31′ c.p. Allan (6-3), 39′ m. Allan tr. Allan (13-3); s.t. 5′ c.p. Laidlaw (13-6), 13′ m. Dunbar trasf. Laidlaw (13-11), 27′ m. Dunbar tr. Weir (13-18), 30′ m. Furno tr. Orquera (20-18), 39′ drop Weir (20-21).
Italia: McLean; Esposito, Campagnaro, Garcia, Sarto; Allan (28′ s.t. Orquera), Gori (23′ s.t. Botes); Parisse (cap), Barbieri (23′ s.t. Derbyshire), Zanni (33′ s.t. Bortolami); Furno, Geldenhuys; Castrogiovanni (17′ s.t. Cittadini), Ghiraldini (17′ s.t. Aguero), De Marchi Al. (17′ s.t. Giazzon)
all. Brunel
Scozia: Hogg; Seymour (15′ s.t. Evans M.), Dunbar (31′ s.t. Taylor), Scott, Lamont S.; Weir, Laidlaw (cap) (23′ s.t. Cusiter); Beattie, Fusaro (11′ s.t. Denton), Wilson; Hamilton, Gray R.; Low (38′ p.t. Cross), Lawson, Grant (18′ s.t. Dickinson). Allenatore: Johnson
arb. Walsh (Australia);
g.d.l. Garces (Francia), Pearce (Inghilterra)
TMO: Warren (Inghilterra).
Note: terreno in buone condizioni, giornata di sole, clima temperato
RBS Man of the match: Furno (Italia)
(fonte: federugby)