Nelle dichiarazione che hanno preluso all’annuncio ufficiale si riflette tutta la grandezza della sportiva, la dignità della persona, la consapevolezza della donna. “La scherma è stata la mia vita – ha sottolineato l’azzurra più vincente della storia dello sport italiano, portabandiera ai Giochi Olimpici di Londra 2012 – Il fioretto mi accompagna da quando avevo poco più di sei anni e insieme abbiamo condiviso emozioni, delusioni, medaglie, infortuni, lacrime di gioia e lacrime di rabbia. Lascio la pedana con la consapevolezza di aver dato tutto quello che potevo dare a questo affascinante sport e la certezza di aver ricevuto almeno altrettanto. Ho due splendidi figli e una famiglia meravigliosa e da tempo ho cominciato a misurarmi nella vita anche al di fuori della pedana, ma lasciare questo grande amore comunque non è facile. Ma di una cosa sono certa: la scherma mi ha insegnato a battermi e a non mollare mai. Ha formato il mio dna e nella vita dopo ogni fine c’è sempre un inizio e io non vedo il tramonto, ma l’alba di nuove sfide da affrontare e da vincere“. Chapeau.