Pellegrini divina d’argento

887

PellegriniFederica Pellegrini illumina d’argento la vasca della Kazan Arena nella quarta giornata dei campionati mondiali di nuoto. Nel giorno del ventisettesimo compleanno la Divina del nuoto italiano – un oro olimpico, quattro titoli mondiali, undici primati del mondo (tra cui l’attuale dei 200 sl in 1’52″98), è seconda nei 200 stile libero in 1’55″32 (27″28, 56″45, 1’26″09 i passaggi) battuta solo dal fenomeno mondiale del nuoto, la diciottenne statunitense Katie Ledecky, due record del mondo e due titoli già nei 400 sl e 1500, che vince in 1’55″16 (27″16, 56″27, 1’25″83). Terza la campionessa mondiale di Barcellona 2013, la connazionale Missy Franklin in 1’55″49 (27″20, 56″15, 1’26″09).
E’ l’ennesimo record della sua sconfinata e leggendaria carriera: è per la sesta volta sul podio iridato nei “suoi” 200 stile libero. Un’impresa che nasce a Montreal dieci anni fa: argento nel 2005, bronzo nel 2007, oro nel 2009 e 2011, argento nel 2013.
E’ stata una finale durissima ed equilibrata contro avversarie giovanissime e in palla. Ci ha provato come sempre Femke Heemskerk, l’olandese e la più “anziana” della finale (1987) che ha il miglior tempo stagionale, passata velocissima ai 100 metri (55″84). Fede era sesta (56″45) con le favorite Franklin seconda (56″15)  e Ledecky quarta (56″27). La virata ai 150 metri vedeva ancora in testa l’olandese, con le americane che si scambiavano la posizione (Ledecky seconda, Franklin terza). Fede era lì a 19 centesimi dal podio in quarta posizione. Poi il capolavoro nell’ultima vasca da 29″23 (dieci centesimi meglio della vincitrice), una progressione incessante, dinamica, elegante, che riportava la Divina al secondo posto iridato consegnandola alla leggenda del nuoto mondiale.
Un compleanno così bello Federica Pellegrini non se lo aspettava. Una medaglia dal valore incommensurabile, l’ottava mondiale (4 ori, tre argenti e un bronzo) che la vede per il sesto mondiale consecutivo sul podio iridato, ricevendo i complimenti da due campionesse straordinarie come Van Almsick e la Manaudou.

forbes