Nel supergigante maschile della Val Gardena, dominato da Aksel Lund Svindal che comanda la classifica di coppa del mondo, c’è la bella sorpresa di Matteo Marsaglia e Werner Heel, entrambi sul podio. Vincitore a Beaver Creek, Marsaglia è autore di un’altra grande prestazione che lo promuove ormai fra gli specialisti della disciplina. E torna a sorridere pure Werner Heel, da tre anni giù dal podio e lontano dalle posizioni di vertice nelle ultime due stagioni. L’Italia ha finalmente ritrovato il campione capace di vincere in passato tre gare di coppa e salire sul podio in sette occasioni. Era dal marzo 2009 che la nostra squadra non piazzava due atleti fra i primi tre classificati, quando Heel e Innerhofer finirono primo e terzo ad Are. La grande giornata degli uomini di Gianluca Rulfi è stata completata dal decimo posto di Cristof Innerhofer, dal tredicesimo di un ottimo Dominik Paris e dal diciannovesimo di Peter Fill.
Nella discesa maschile di Val Gardena s’impone l’americano Steven Nyman, al secondo successo in carriera, esattamente sei anni dopo il suo primo trionfo, guardacaso arrivato proprio sulla Saslong. La squadra italiana riesce a rimanere nelle posizioni di vertice grazie a Werner Heel, che col pettorale 52 arriva sino al sesto posto, staccato di 26 centesimi dalla terza posizione. Vola anche Silvano Varettoni, argento mondiale juniores nel 2004 uscito finalmente dal calvario di una lunga serie di infortuni, il quale entra per la prima volta in carriera nella top ten con un preziosissimo nono posto.
Infine Ted Ligety domina il gigante disputato sulla Gran Risa dell’Alta Badia, scavando un solco pazzesco fra sè e Marcel Hirscher secondo ma staccato di ben 2″40, e il francese Thomas Fanara a 3″27. Davide Simoncelli è quinto a 4″46 ma può ritenersi ampiamente soddisfatto per il proprio piazzamento. Il quasi trentaquattrenne trentino, terzo poche settimane fa a Beaver Creek e profondo conoscitore della Gran Risa, dove si impose nel 2003 e ha conquistato cinque podi in Coppa del mondo, era diciassettesimo a metà gara, ma col quinto tempo di manche ha recuperato al bellezza di dodici posizioni.