L’appuntamento era nell’aria, ma è arrivato sulla Lauberhorn, la pista dei sogni per ogni sciatore.
Davanti a un pubblico festante, Franjo Von Allmen ha conquistato la prima vittoria in Coppa del Mondo di sci alpino conquistando il supergigante di Wengen.
Il 23enne di Boltigen ha fatto impazzire le migliaia di connazionali assiepati nel parterre d’arrivo precedendo di dieci centesimi l’austriaco Vincent Kriechmayr e di cinquantotto il connazionale Stefan Rogentin.
Prova coraggiosa per Von Allmen che è passato già particolarmente vicino alle reti in vista dell’Hundschopf e prendendosi grandi spazi all’ingresso della Kerner-S con tanto di “controcurva” per applicare al meglio l’ingresso nell’iconico tratto.
Il giovane svizzero ha però pennellato l’Haneggschuss applicando traiettorie particolarmente strette e riuscendo così a contenere l’indecisione sulle ultime curve.
Von Allmen ha quindi tagliato il traguardo in 1’47″65 precedendo di dieci centesimi Vincent Kriechmayr, apparso deciso nel tratto alto con linee molto avvincenti, tuttavia ha patito qualche sbavatura di troppo sull’Haneggschuss che gli ha impedito di poter sfruttare la grande rimonta applicata negli ultimi intermedi dove è stato il più veloce.
Terza piazza per l’altro svizzero Stefan Rogentin che non ha patito la caduta nelle prove spingendo al massimo all’uscita del cancelletto e chiudendo così a cinquantotto centesimi da Von Allmen.
Grande rammarico per Dominik Paris che ha visto sfumare il podio per una manciata di decimi a causa di alcune piccole sbavature nella parte centrale del tracciato.
L’esperto altoatesino è tornato a “ruggire” sull’Hundschopf passando indenne la temuta Kerner-S che spesso e volentieri lo ha rallentato.
Poco dopo la stradina l’azzurro è sembrato un po’ troppo conservativo perdendo ulteriormente prima delle curve finali dove si è ravvicinato terminando al quinto posto a sessantatré centesimi dalla vetta.
Medesimo discorso per Mattia Casse che ha visto sfumare le possibilità di centrare la top three a causa di un grave errore poco dopo la stradina.
Il 34enne residente a Chiuduno è apparso il più veloce nel tratto alto rimanendo agganciato sull’Hundschopf ai migliori, ma soprattutto entrando al meglio alla Kerner-S, tuttavia la sbavatura poco dopo il tratto più tecnico è costato gran parte dei novantadue centesimi di ritardo accumulati che l’hanno relegato al sesto posto.
Dietro di lui il favorito della vigilia Marco Odermatt che è partito sì deciso, ma ha patito soprattutto la Kerner-S dove è arrivato vicino ai materassi con le code degli sci cercando in ogni modo di recuperare nei tratti successi. Tutto ciò lo ha portato a inclinarsi nel Langentrejen e poi nuovamente nell’Haneggschuss che lo ha relegato a 1″04 dal connazionale.