Coppa del Mondo di sci, Marco Odermatt vince il supergigante di Beaver Creek, 4º posto per Giovanni Franzoni. A ridosso della top ten Mattia Casse

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Marco Odermatt ritrova la lucidità che lo ha caratterizzato negli ultimi anni e conquista così il supergigante di Beaver Creek.

Lo svizzero si è imposto nella gara di Coppa del Mondo di sci alpino riscattando il secondo posto della discesa libera del giorno precedente e precedendo il francese Cyprien Sarrazin e l’austriaco Lukas Feurstein.

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Gara ondivaga per l’elvetico che ha fatto la differenza nella parte alta dove è riuscito a sfruttare lo scorrimento dei propri sci evitando così il recupero di Sarrazin.

Odermatt ha tenuto duro nel tratto centrale passando nuovamente davanti al francese in vista del traguardo anticipando di diciotto centesimi Sarrazin che ha sfoderato una prestazione aggressiva, dopo che la stessa l’aveva tradito in discesa libera.

Un’azione caratterizzata da linee particolarmente tagliate, derivanti dal gigante, e che hanno consentito a Sarrazin di anticipare di quarantasette centesimi Lukas Feurstein e di sessanta Giovanni Franzoni, a sorpresa quarto.

Ottima reazione invece per Dominik Paris che ha ottenuto il quindicesimo posto affrontando con maggior parsimonia le prime curve non tirando fino in fondo nel muro.

Il carabiniere altoatesino ha alzato però il ritmo nel tratto che accompagnava al Golden Eagle recuperando terreno su Odermatt, perdendo nuovamente nel finale giungendo con 1″28 di ritardo dallo svizzero.

Buona prestazione per Mattia Casse che si è trovato bene su una pista che ha mietuto una lunga serie di vittime.

Il 34enne residente a Chiuduno ha attaccato sin dall’uscita del cancelletto dimostrandosi particolarmente aggressivo nelle prime curve che conducevano al muro.

Proprio all’uscita di quest’ultimo Casse si è fatto leggermente scaricare percorrendo più spazio del previsto, ma riuscendo al tempo stesso a evitare le scivolate in cui sono incappati gli avversari.

Il portacolori delle Fiamme Oro Moena si è fatto scaricare ulteriormente nella compressione dovendo così cedere terreno agli avversari e chiudendo così in sedicesima posizione con 1″29 di ritardo da Odermatt.