Davide Negroni punta ai Mondiali Juniores e Under 23 di Schilpario: “Dovremo tirar fuori il meglio di noi per battere gli scandinavi”

Il 19enne di Clusone si appresta ad affrontare la rassegna iridata dopo le vittorie ai Campionati Italiani e in FESA Cup.

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Davide Negroni ha appena iniziato a esprimere tutto il proprio talento sulle piste da fondo, eppure è già chiamato ad affrontare una sorta di “sliding door” per la propria carriera.

Il 19enne di Clusone sarà probabilmente uno dei grandi protagonisti dei Mondiali Juniores e Under 23 in programma a Schilpario dal 2 al 9 febbraio prossimi, un evento che lo vedrà gareggiare davanti al pubblico che lo ha visto crescere.

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Una responsabilità importante per l’atleta delle Fiamme Gialle che punta a ripetere il titolo italiano conquistato in tecnica libera e la vittoria ottenuta a Falcade in FESA Cup nella 15 chilometri in classica.

Il titolo italiano nella 10 chilometri è la ciliegina sulla torta di questa stagione. Cosa l’ha sbloccata durante quest’inverno?

Quest’estate ci siamo allenati molto bene con la Nazionale Juniores. Abbiamo fatto un buon focus sia sulle gare sprint che sulle lunghe distanze dove sono più ferrato. Ora abbiamo raccolto i frutti che abbiamo seminato quest’estate. La stagione non era iniziata benissimo perché non ero in grandissima forma, ma ora fortunatamente sono riuscito a far delle belle gare sia in FESA Cup che ai Campionati Italiani.

In estate ha fatto dei raduni con la Nazionale maggiore. Come ha trovato questo confronto?

Ho avuto modo di allenarmi anche con la squadra “Milano-Cortina” ed è stato stimolante confrontarmi con ragazzi che fanno la Coppa del Mondo. Ogni consiglio che possono dare è un’occasione per incrementare l’esperienza.

Campionati Italiani sci di fondo
Davide Negroni sul podio dei Campionati Italiani sci di fondo

Quali differenze ha notato in FESA Cup rispetto alle gare di Coppa Italia?

L’anno scorso sono riuscito ad andare in FESA Cup soltanto nell’ultima parte di stagione, mentre quest’anno mi sono sempre qualificato. Il livello è molto più alto, però come squadra maschile abbiamo un buon livello generale e questo ci dimostra che la Coppa Italia è comunque importante. Chiaramente confrontarsi con svizzeri, tedeschi, francesi è diverso perché vanno forte e il livello è alto.

Preferisce le gare in tecnica libera o in classico?

Preferisco in realtà le gare di lunga distanza, non sento tanto la differenza fra queste due tecniche. Mi sta dando molta più soddisfazione la tecnica libera dopo che inizialmente ero più un atleta in classico, ma negli ultimi due anni ho avuto più soddisfazioni in skating.

State lavorando anche sulle sprint?

Sì, anche se non sono molto portato. Già quest’estate abbiamo messo su massa muscolare e ora siamo in continuo lavoro su quello non dimenticando le distance al fine di esser un atleta più completo possibile. Lo spunto veloce serve comunque anche nelle gare su lunga distanza visto che magari si arriva sul traguardo in un gruppetto ed è necessario esser dotato dello sprint giusto.

È pronto ad affrontare i Mondiali a Schilpario?

Le convocazioni non sono ancora uscite, però spero di esserci perché è un Mondiale in casa.

Non ha il timore di scontrarsi con gli atleti nordici?

Ovviamente sappiamo che ci sono e che da quei paesi arrivano gli atleti più forti. Abbiamo paura perché sappiamo che vanno forti, però non abbiamo un confronto diretto e quindi non possiamo intimorirci. Dobbiamo tirar fuori quello che si ha e cercare di battere anche loro.

Davide Negroni
Davide Negroni impegnato in Coppa Italia sulla Pista degli Abeti

Quanto può aiutarla conoscere la pista e aver il sostegno dei propri famigliari?

È importantissimo, anche per i vari atleti italiani che comunque almeno una tappa di Coppa Italia la fanno qui. Anche gli avversari avranno almeno una settimana per prepararsi per cui non potremo sottovalutarli. Ovviamente il tifo di casa è tutta un’altra cosa, che ti dà una spinta in più in gara. Avere genitori e parenti al proprio fianco è un gran valore aggiunto, la spinta che ti possono dare durante la gara è importante. Ci dobbiamo giocare le gare che si hanno.

Sogna un giorno di arrivare in Coppa del Mondo?

Prima bisogna fare dello sport il proprio lavoro e poi, una volta fatto quello, se riuscirò, la Coppa del Mondo sarà il primo traguardo che voglio raggiungere. Oltre a ciò, mi piacerebbe partecipare alle Olimpiadi, ma prima vorrei partecipare alla Coppa del Mondo per imparare dai più grandi.

Come gestite in famiglia essere in tre fratelli che fanno sci di fondo?

Mia mamma correva, mio padre non ha mai fatto sport. Abbiamo iniziato a far fondo perché avevamo la pista fuori di casa e ci faceva comodo. Eravamo dopotutto quattro figli e quindi abbiamo iniziato tutti a praticare sci di fondo. A parte mia sorella che ha smesso lo scorso anno per concentrarsi sull’università, tutti facciamo sci di fondo. Quest’anno sono stato poco a casa quindi non li ho visti molto, però quando capita che gareggiamo tutti e tre nello stessa località, cerchiamo di darci una mano l’uno con gli altri.