E’ una giornata di festa in Val Gardena, una di quelle che difficilmente dimentichi perché segnano la tua vita per sempre.
E’ il caso di Dominik Paris che per la prima volta in carriera è riuscito a domare la Saslong aggiudicandosi il successo nella seconda discesa libera della Coppa del Mondo di sci alpino.
Il 34enne della Val d’Ultimo ha riportato l’Italia sul gradino più alto del podio ventidue anni dopo Kristian Ghedina, ma soprattutto ritrovandosi dopo una stagione difficile che gli ha fatto meditare il ritiro e un supergigante tutt’altro che soddisfacente.
Il fuoriclasse bolzanino ha dimostrato di trovarsi a proprio agio sulla neve aggressiva sfruttando nel miglior modo i tratti di scorrevolezza e presentandosi in vista dei curvoni con sei decimi di vantaggio sul norvegese Aleksander Aamodt Kilde.
Paris ha poi lavorato al meglio i dossi presenti sul Sochers potendo affrontare con un pochino più di rigidità la Curva del Lago e i Prati di Ciaslat facendo segnare la punta di velocità più elevata in vista dell’ultimo intermedio che lo ha visto concludere in 1’59″84 davanti a Kilde che ha completato una prova sulle “montagne russe” faticando nuovamente nel tratto iniziale, dovendo così e dovendosi così prendere alcuni rischi nel tratto principale come dimostrato dalla correzione in volo all’ingresso della Curva del Lago.
Ai Prati di Ciaslat lo scandinavo è finito particolarmente largo commettendo sì un’importante sbavatura, ma al tempo lasciando scorrere lo sci che gli ha permesso di giungere sul traguardo con 44 centesimi di ritardo dal vincitore.
Terzo posto per l’americano Bryce Bennett che, dopo la vittoria di giovedì, è tornato a dettare legge sulla Saslong complice le doti di scorrevolezza che gli hanno permesso di contenere il distacco nella prima fase e soprattutto di accelerare dopo il Ciaslat dove però non è riuscito a contenere il distacco e concludendo così a sei decimi da Paris davanti al francese Cyprien Sarrazin e al canadese James Crawford.
Grande rammarico invece per Mattia Casse che lascia la Val Gardena con l’amaro in bocca per non esser riuscito a ottenere nemmeno un podio nonostante delle prove solide che lo inseriscono nel novero dei migliori velocisti del palcoscenico internazionale.
A differenza di quanto accaduto due giorni prima, il 33enne residente a Chiuduno ha sbagliato l’impostazione di una curva dopo pochi secondi dovendo così rincorrere per tutta la gara e venendo costretto a prendersi spazio sui Ciaslat non commettendo più nessun errore, però perdendo quei centesimi necessari per andare oltre il settimo posto conclusivo in coabitazione con lo svizzero Marco Odermatt, lontano 92 centesimi dalla vetta.
La Coppa del Mondo di sci alpino si sposterà ora in Alta Badia dove andranno in scena due slalom giganti in programma domenica 17 e lunedì 18 dicembre con Filippo Della Vite che cercherà di riscattare l’uscita della Val d’Isere.