Federica Brignone firma una giornata memorabile trionfando nella discesa libera di St. Anton, in Austria, ottenendo il primo successo della sua carriera in questa disciplina e la trentesima vittoria complessiva in Coppa del Mondo.
Un trionfo non privo di tensione, viste le ottime performance di Ester Ledecka (+0.18) e della sorprendente svizzera Malori Blanc, che ha chiuso alle spalle dell’italiana con un distacco ridottissimo di soli 7 centesimi. Questo ha anche infranto le speranze di Laura Pirovano, che si è vista sfuggire il primo podio in carriera per soli 43 centesimi, classificandosi quarta.
Brignone ha molto da celebrare al parterre della Karl Schranz, dopo una gara disputata su un tracciato ridotto a causa delle abbondanti nevicate degli ultimi giorni. Si tratta del terzo successo stagionale per la campionessa italiana, dopo le vittorie in gigante a Sölden e Semmering. Con questa affermazione, sale a 73 il totale dei podi conquistati nella sua carriera, di cui otto in discesa libera. Inoltre, migliora ulteriormente il record di longevità: a 10 anni dal suo primo successo, Federica, nata nel 1990, si conferma la vincitrice più “anziana” nella storia del circuito maggiore.
La prestazione di Brignone è stata pressoché impeccabile, con solo una lieve esitazione nella parte finale della gara. Ha tagliato il traguardo con il tempo di 1’16.08, mantenendo un vantaggio di 7 centesimi su Blanc e 18 su Ledecka.
In quarta posizione troviamo Laura Pirovano, staccata di 43 centesimi dalla connazionale: un risultato amaro per la trentina di 27 anni, che vede sfumare il podio per la terza volta in carriera, sempre concludendo al quarto posto.
Quinta sul traguardo la padrona di casa Stephanie Venier, che ha chiuso a 0.51 da Brignone. Bene anche Lindsey Vonn, sempre più competitiva nonostante l’età, sesta a 0.58. Completano la top 8 a breve distanza Cornelia Hütter (+0.61) e Nina Ortlieb (+0.63). Più indietro le altre italiane: Elena Curtoni ha chiuso al diciannovesimo posto con un distacco di 1.15, seguita da Nicol e Nadia Delago rispettivamente ventottesima (+1.42) e ventinovesima (+1.43), mentre Sara Thaler è arrivata trentesima (+1.48). Vicky Bernardi ha terminato al trentanovesimo posto con un ritardo di 1.99.
Sofia Goggia è invece incappata in una caduta senza conseguenze, scivolando dopo circa quaranta secondi di gara a causa di una inclinazione eccessiva nel curvone sinistro che conduce all’Eisfall. Anche Roberta Melesi non ha concluso la gara per via di un errore di linea.
Grazie a questa vittoria, Federica Brignone sale al secondo posto nella classifica di specialità con 129 punti, a soli sette dalla leader Cornelia Hütter. Ester Ledecka si trova terza con 100 punti. Nella classifica generale, Brignone consolida il quarto posto con 419 punti, avvicinandosi alla leader Zrinka Ljutic (456), seguita da Sara Hector (447) e Camille Rast (433).
La tappa di St. Anton am Arlberg si completerà domani, domenica 12 gennaio, con il superG, la cui partenza è fissata per le ore 11:15.
Federica Brignone fa trenta e per farlo ha scelto la discesa di St. Anton, primo successo personale nella disciplina in Coppa del Mondo, per far salire a quota 72 il bottino dei podi e migliorare ulteriormente il proprio record di più esperta vincitrice nel massimo circuito.
“È stata una gara sofferta, ma me l’aspettavo perché immaginavo che le condizioni potevano migliorare con le discese e avevo già notato Blanc in prova, sapevo che poteva fare una grande prova. Diciamo che non è stato facile stare lì ad aspettare. Mi dispiace per Laura Pirovano che meriterebbe di salire sul podio, ma queste giovani sono forti. È stata una gara tosta, non ho fatto una discesa perfetta ma sono sempre stata brava a far correre gli sci e a recuperare dalle mie imperfezioni. Ho vinto in quattro gigante, superG, discesa, combinata… sì manca lo slalom… ma per quello ci ha pensato mia mamma. Scherzi a parte, vincere in discesa e raggiungere quota 30 erano due degli obiettivi stagionali, sono contenta di averli raggiunti su questa pista, molto tecnica, che apprezzo particolarmente”.
È una vittoria che permette a Brignone di entrare ancor più nella leggenda.
“Inizio a rendermi conto di cosa voglia dire vincere così tanto. Sono molto soddisfatta, mi dico sempre che sto ottenenedo molto più di quanto mi sia mai sognata di fare. Non avrei mai pensato di poter farlo anche in discesa e solo l’anno scorso ho iniziato a crederci un po’ di più. E mi auguro che il mio skiman Sbardellotto sia soddisfatto di me. Sì, miglioro ancora il mio record di longevità, ma attenzione a Vonn… ha tanto coraggio nel tornare a gareggiare in queste condizioni, ma è davvero pericolosa”.
Domani si torna in pista nel superG. “Oggi sono riuscita a combinare bene aggressività e scorrevolezza, come invece mi è successo nelle ultime gare. Domani in superG devo muovermi ancora meglio, ci sarà un grosso lavoro da fare e da attaccare a tutta, perché su questa neve non ci sarà grande velocità”.
Uscita senza conseguenze invece per Sofia Goggia: “Tutto bene per fortuna; sono andata un po’ lunga in quella curva, sono entrata nella neve fresca e lo sci esterno ha perso aderenza. Federica è stata brava sin dalla prima prova, ha fatto vedere a tutti come si scia su questa pista; mi spiace tanto per Lolli Pirovano che avrebbe davvero meritato il podio”. (Fonte: Fisi)