Michela Moioli va a caccia della Coppa del Mondo di snowboard cross e del Mondiale: “Dando il meglio di sé, si può puntare a tutto”

La 29enne di Alzano Lombardo ha fatto il punto in vista dell'inizio della stagione in programma il prossimo 14 dicembre a Cervinia.

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Sarà una stagione particolarmente lunga quella a cui sarà chiamata ad affrontare Michela Moioli che farà il proprio esordio in Coppa del Mondo di snowboard cross il prossimo 14 dicembre a Cervinia.

Un appuntamento molto atteso dalla 29enne di Alzano Lombardo che ha lavorato intensamente in estate e che proseguirà con l’obiettivo di alzare la quarta Sfera di Cristallo della carriera, sfuggita per un pelo la scorsa stagione, ma di puntare a conquistare anche quell’oro mondiale che ancora le manca.

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Cosa si aspetta dalla prossima stagione?

Ho avuto due anni fa una stagione un po’ tribulata, ma lo scorso anno sono tornata e ho rischiato di vincere la Coppa del Mondo. Quest’anno il mio obiettivo è di esser più costante, puntando al massimo e sapendo che a volte si può vincere, altre cadere o sbagliare. L’importante è dare un ottimo esempio ai giovani che è fondamentale e cercar di fare il meglio che posso.

Come si gestisce questi diciassette mesi che ti condurranno alle Olimpiadi casalinghe?

Si vive di giorno in giorno. L’obiettivo a lungo termine lo abbiamo, ma si vive di allenamento in allenamento, gara in gara, stagione in stagione. L’obiettivo è tra diciassette mesi, ma c’è una Coppa del Mondo che vorrei rivincere e una medaglia d’oro che mi manca al Mondiale e vorrei mettermi al collo.

Si può puntare alla vittoria di Coppa del Mondo e Mondiale nello stesso anno?

Si può sempre puntare a tutto e per questo darò il meglio di me. Ogni stagione ho cercato di conquistare tutto quello che c’era a disposizione, ma a volte ho vinto, altre volte no. La Coppa del Mondo per me è ancor più importante perché sono tanti appuntamenti ed è difficile vincerla. Un conto è un premio all’atleta che è stato più costante su tutta la stagione, un conto è un Mondiale che è una gara secca e può andar bene come no.

Molti suoi colleghi hanno già fissato la data del loro ritiro dopo le Olimpiadi di Milano-Cortina 2026. Lei ha pensato a cosa fare?

Non ancora, vedremo.