Sugli sci come essere sull’ala anteriore di una monoposto di formula uno. Manca poco a toccare sulla neve velocità di punta tipiche di un autodromo. Otto anni dopo l’impresa straordinaria del 2006 con una velocità pari a 251,400 km/h che pareva insuperabile conseguita a Les Arcs, la pista Foret Blanche di Vars regala un’altra giornata indimenticabile a Simone Origone. Il 35enne campione valdostano, cinque titoli mondiali, otto vittorie nella classifica finale di Coppa del mondo e 31 successi di tappa in carriera, ha realizzato nel corso di un allenamento il nuovo record del mondo con 252,454 km/h. Un’impresa che era nell’aria, visto che Simone nei giorni scorsi aveva dimostrato di gradire le condizioni del pendio (dislivello di 495 metri, pendenza massima del 98% con una media del 52%, lunghezza pari a 1220 metri con partenza da 2715 metri e arrivo a 2220 metri), tanto da realizzare il record della pista nella giornata di domenica. Oggi la guida alpina e maestro di sci sci a Champoluc ha approfittato al meglio dell’ulteriore innalzamento della quota di partenza, registrando una velocità destinata a rimanere nella storia dell’ex chilometro lanciato per un altro lungo, lunghissimo periodo. Alle spalle di Simone Origone si è classificato il fratello Ivan, il quale ha fermato le fotocellule su un ragguardevole 248,61 km/h, circa due chilometri di velocità in meno del suo record personale (che è di 250,700 km/h), terzo il francese Bastien Montes con 248,15 km/h, quarto l’austriaco Klaus Shrottshammer (vincitore della Coppa del mondo) con 243.902 km/h. Fra le donne era presente pure Valentina Greggio, fermatasi (si fa per dire…) a 230,769 km/h.
Nuovo limite a 252,454 km/h e non ne ha ancora abbastanza. Simone Origone è soddisfatto per questo nuovo record di velocità sugli sci, ma il suo istinto per la velocità non è completamente appagato. “Si sarebbe potuto fare anche 254-255 km/h se solo si fosse partiti mezz’ora dopo – dice il recordman di Champoluc -, le condizioni della neve non erano ottimali, era molto dura e si sbatteva molto. Nel nostro sport ogni volta che ci si scompone si frena e quindi è arrivato qualcosa meno, ma sono felicissimo”.
La cronistoria dei record del mondo dello sci velocità ufficialmente riconosciuti è cominciata nel 1930 a Saint Moritz dove l’austriaco Gustav Lantschner toccò i 136 km/h ed è proseguita fino ai giorni nostri con Simone Origone, che ha battuto sé stesso di oltre due chilometri orari, passando per Steve McKinney, primo uomo nel 1978 ad abbattere la barriera dei 200 km/h.