La Streif regala un’altra grande gioia a Dominik Paris nel supergigante che ha aperto la tre giorni di gare sulla mitica pista di Kitzbuehel e permette al 25enne campione della Val d’Ultimo di entrare nella storia dello sci italiano. Mai prima d’ora un azzurro era finito sul gradino più alto del podio in quattordici gare della specialità. Lui ci è riuscito alla maniera dei grandissimi, con una prova tutta all’attacco e una voglia di vincere che nessuno degli avversari ha scaricato sugli sci. Paris, che sulla Streit aveva vinto la discesa del 2013, ha confermato gli enormi progressi evidenziati nella disciplina nel primo scorcio della Coppa del mondo, grazie al secondo posto in Val Gardena e al terzo a Lake Louise. Adesso, grazie al primo trionfo dell’anno (a cui si aggiungono i due terzi posti nelle discese di Val Gardena e Santa Caterina Valfurva per cinque podi complessivi), sale a quota quattro vittorie in carriera, mentre l’Italia riempie un’altra casella che a Kitzbuehel l’aveva imporsi anche con Cristian Deville in slalom nel 2012, Kristian Ghedina in discesa nel 1998, Alberto Tomba in slalom nel 1995 e 1992, Gustavo Thoeni in combinata nel 1997 e in slalom nel 1975 e Piero Gros in slalom nel 1975. Alle spalle di Paris si sono piazzati Matthias Mayer con un distacco di 6 centesimi e George Streitberger a 34 centesimi, due austriaci a cui non e’ bastato il tifo del pubblico di casa per sovvertire un destino già scritto. Buoni segnali arrivano pure da Christof Innerhofer. Il vicecampione olimpico di discesa ha tagliato il traguardo in nona posizione in una delle sue più belle prestazioni dell’anno, mentre Werner Hell e’ finito sedicesimo.
(fonte: fisi)