Imperioso, travolgente, assoluto dominatore. Dominik Paris torna a ruggire forte in Coppa del mondo, vincendo la discesa di Chamonix, e conquista il quinto sigillo in carriera (quarto nella specialità) al termine di una gara le cui condizioni meteorologiche (molta neve nella parte alta) hanno complicato i piani dei protagonisti. Il ventisettenne forestale della Val d’Ultimo, sbloccatosi prima in Corea e poi con il bellissimo secondo posto in combinata sulla pista francese, incanta nella gara di velocità, pennellando nella tecnica parte alta del tracciato, fino a consolidare il proprio vantaggio nel tratto di pura scorrevolezza, da metà pista fino al traguardo. E così, dopo il sigillo di Peter Fill, la squadra allenata da Alberto Ghidoni mette a segno un’altro colpo di prestigio su un pista storica del circuito. A fare compagnia sul podio a Dominik Paris ci sono lo statunitense Steven Nyman, secondo a 35 centesimi, e Beat Fuez, terzo a 39 centesimi. Punti importanti in ottica coppa di specialità per Fill, che si conferma nelle zone alte della classifica di giornata col quinto posto e approfitta del ventunesimo posto di Kjetil Janrud per salire a 410 punti, 21 in meno del leader Aksel Lund Svindal che ha terminato anzitempo la stagione per infortunio, ma aumenta il proprio vantaggio nei confronti di Jansrud che arriva a quota 340, mentre Theaux è a 341, quando mancano due discese alla fine della stagione (Kvitfjell e St. Moritz). Il sogno di vedere per la prima volta nella storia un italiano sul gradino più alto del podio nella coppa di discesa si fa sempre più concreto. Discreto il quindicesimo posto di Mattia Casse, un punto anche per Christof Innerhofer trentesimo,
(fonte: fisi)