Sci, Mattia Casse ricorda Matteo Franzoso: “A Wengen mi hai alzato come se fossi una piuma”

Il 35enne residente a Chiuduno ha voluto ricordare il compagno di squadra, scomparso in Cile dopo una caduta in allenamento.

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“Sei stato il primo ad abbracciami e a dirmi bravo, mi hai alzato come se fossi una piuma ed eri felice come un bambino…”.

Mattia Casse ha voluto ricordare così Matteo Franzoso, scomparso in Cile in seguito a una caduta in allenamento a La Parva.

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Il 35enne residente a Chiuduno ha vissuto da vicino il dramma del giovane ligure che è scivolato dopo un salto in occasione di un training di discesa libera riportando un trauma cranico fatale.

Un momento delicato per il portacolori delle Fiamme Oro Moena che ha voluto ricordare il collega con un aneddoto riguardante il podio a Wengen e che si è aggiunto a quello dei connazionali come Giovanni Franzoni, compagno di stanza di Franzoso.

“Sappi che d’ora in poi porterò la tua vitalità sempre con me e sarò sempre grato per le piccole cose quotidiane che ognuno di noi vive… ogni mia curva sarà anche tua, scieremo insieme ogni gara e ogni allenamento portando avanti quel sogno che abbiamo sempre condiviso… – ha spiegato il velocista bresciano -. C’è chi pensa che sia uno sport ingiusto e crudele, io penso che è stato ciò che ci ha fatto conoscere e diventare amici e questo per me è ciò che conta di più, i legami e i ricordi che ho di noi due”. 

Grande vicinanza da parte anche di Benjamin Alliod che ha voluto concentrarsi sul carattere di Franzoso: “Oltre ad essere un compagno di squadra sei stato un grande amico, che condivideva la mia stessa passione e gli stessi sogni. Molto spesso ci chiedevamo ‘Ma perché non facciamo slalom? Siamo più forti che in velocità'”.