di Marco Cangelli
Sessantacinque Coppe del Mondo, 794 podi e quindici discipline: sono questi i numeri che hanno caratterizzato l’ultimo quadriennio olimpico per la Federazione Italiani Sport Invernali.
Risultati che dimostrano la grande crescita del movimento tricolore della neve che a partire dall’inverno 2022-23 inizierà a guardare con maggiore attenzione alle Olimpiadi Invernali di Milano-Cortina 2026.
Un obiettivo che vedrà protagoniste anche le campionesse bergamasche Sofia Goggia e Michela Moioli, ospiti del “FISI Media Day” che nella mattinata di lunedì 10 ottobre ha aperto a Milano la stagione degli sport della neve.
Dopo aver colto due medaglie d’argento a Pechino 2022, le due fuoriclasse dello sport orobico hanno intenzione di sfoderare il proprio talento sin dai primi appuntamenti di Coppa del Mondo in programma a fine ottobre prima di spostare la propria attenzione sui Mondiali.
“Il mese trascorso in Argentina è stato particolarmente proficuo in quanto ho avuto modo di testare la mia condizione sia fisica che tecnica dopo le difficoltà incontrate al termine della scorsa stagione – ha sottolineato Goggia -. A differenza dello scorso anno, dopo Soelden non avremo un periodo di stacco, ma saremo chiamate a prendere parte alla discesa libera di Cervinia per cui dovremo esser sul pezzo sin da subito in velocità“.
Grande voglia di riscatto anche per Moioli che non ha dimenticato la delusione a cinque cerchi patita lo scorso febbraio, ma è pronta ad aggiudicarsi quel titolo iridato che manca nel suo prestigioso palmarès seguendo l’esempio dell’americana Lindsey Jacobellis.
“Nella mia testa ci sono già la Coppa del Mondo e i Mondiali, mentre nel mio cuore rimane una cicatrice legata alle Olimpiadi che mi spinge a migliorarmi ulteriormente e a ottenere il massimo nella prossima edizione – ha confessato la 27enne di Alzano Lombardo -. Lindsey è riuscita a vincere l’oro sedici anni dopo che le era sfuggito per un soffio, per cui credo che possa essere uno stimolo per noi che siamo più giovani. Oltre al titolo individuale, a 36 anni ha saputo conquistare anche quello nella prova a coppie, un risultato eccezionale che speriamo in futuro di poter raggiungere anche noi“.
Numerosi gli atleti presenti all’evento, fra i quali i medagliati olimpici Dominik Paris, Federico Pellegrino, Dorothea Wierer, Omar Visintin e Federica Brignone che punterà ad ampliare ulteriormente il proprio palmarès: “Sono qui per gareggiare, vincere e dare sempre il massimo. Il nostro calendario ha oltre quaranta gare per cui ci saranno molte possibilità per brillare – ha spiegato la 32enne di La Salle -. Gareggiando noi siamo un trampolino di lancio per il nostro paese e questo ci consente ci fa appassionare numerose persone“.
L’apertura della stagione è stata anche l’occasione per la Federazione sia per fare il punto sul quadriennio appena trascorso, ma anche per lanciarsi verso il futuro consapevoli di dover concentrare le proprie energie sull’evento olimpico.
Un traguardo che l’Italia avrà modo di raggiungere grazie all’aiuto di partner importanti come Armani, chiamato a fornire il materiale tecnico agli atleti, ma anche al ministero del Turismo che ha garantito il proprio appoggio per promuovere il mondo della montagna: “Per far le cose al meglio è necessario aver una certa programmazione e per questo motivo come dicastero abbiamo deciso di fornire alla FISI un milione l’anno per un triennio – ha raccontato il ministro Massimo Garavaglia –. A ciò abbiamo aggiunto ulteriori tre milioni con Enit al fine di far conoscere il nostro territorio anche all’estero, un progetto che ci consentirà di realizzare nel 2025 i Master Games e nel 2027 le Universiadi Invernali”.
Nonostante i numerosi propositi, la Federazione Italiana Sport Invernali ha dovuto affrontare una serie di difficoltà legate alla pandemia che non ha però frenato l’attività agonistica lanciando ora la candidatura della Val Gardena per i Mondiali di sci alpino 2029: “La Federazione è cresciuta e questo è merito sia dei 350 tesserati che dei tecnici e dello staff medico che supporta ogni giorno i nostri atleti – ha concluso il presidente federale Flavio Roda -. A livello internazionale abbiamo sempre faticato, tuttavia negli ultimi due o tre anni ci siamo conquistati un ruolo di spessore cogliendo il secondo posto per risultati nella FIS alle spalle soltanto dell’Austria. Siamo riusciti a far crescere il bilancio di circa dieci milioni per cui l’obiettivo è ora di consolidarlo in vista di Milano-Cortina 2026“.