di Marco Cangelli
Il Mondiale è l’unico trofeo che manca nel palmares di Sofia Goggia. La 30enne di Astino sarà una delle stelle della Nazionale Italiana di sci alpino al via della rassegna iridata a Meribel-Courchevel dal 6 al 19 febbraio.
Nonostante gli intoppi fisici legati alle recenti cadute di Sankt-Anton e Cortina d’Ampezzo, la fuoriclasse orobica appare la principale favorita per la discesa libera femminile in programma nella mattinata di sabato 11 febbraio.
La vicecampionessa olimpica ha dominato gran parte della stagione complice i quattro successi e i cinque podi nella disciplina regina guidando la classifica di specialità.
La rassegna iridata rappresenta però un unicum nel suo genere come dimostrato nella carriera della sciatrice tricolore che è riuscita a cogliere soltanto un argento in supergigante nel 2019 ad Åre e un bronzo in gigante nel 2017 a Sankt Moritz.
I problemi incontrati nel corso delle ultime settimane potrebbero penalizzare Goggia che dovrà porre grande attenzione alla slovena Ilka Stuhec e alla svizzera Corinne Suter, messesi in luce rispettivamente a Lake Louise e Cortina d’Ampezzo.
La finanziera orobica potrebbe essere protagonista anche nel supergigante in programma nella mattinata di mercoledì 8 febbraio e che vedrà favorita la statunitense Mikaela Shiffrin.
Al comando della Coppa del Mondo generale, la campionessa americana si era mostrata particolarmente competitiva sulla pista francese durante le finali dello scorso anno, confermandosi a proprio agio nelle ultime prove di velocità.
A contenderle il titolo potrebbe esser sia l’elvetica Lara Gut-Behrami, che ha ritrovato le proprie sicurezze nella specialità che le ha regalato un oro olimpico e tre sfere di cristallo, che la valdostana Federica Brignone, che è riuscita ad imporsi soltanto a Sankt-Anton.
Più difficile vedere Goggia a podio in questa specialità complice i numerosi errori commessi in gara e le difficoltà incontrate in una disciplina che non consente all’atleta di testare in anticipo il tracciato.
In chiave orobica occhi puntati anche su Mattia Casse, che per la prima volta in carriera si presenterà con velleità di medaglia.
Il podio ottenuto in Val Gardena sembra avere sbloccato il 32enne residente a Chiuduno, che si è successivamente confermato a Wengen e a Cortina d’Ampezzo.
Risultati che lo inseriscono a pieno diritto nella lotta per un posto fra i primi tre sia in discesa libera che in supergigante dove la sfida per il titolo vedrà protagonisti Marco Odermatt e Aleksander Aamodt Kilde.
Il 25enne svizzero e il 30enne norvegese si sono divisi i successi parziali divenendo i principali indiziati per la conquista dell’oro, tuttavia molto dipenderà dalle condizioni di Odermatt, alle prese con un problema al menisco sinistro.
A completare la delegazione ci penserà Filippo Della Vite, all’esordio in un Campionato del Mondo dopo avere conquistato l’argento nel 2022 fra gli juniores.
Tra i migliori prospetti dello slalom gigante internazionale, il 21enne di Ponteranica è apparso in costante crescita tanto da sfiorare più volte la top ten in una disciplina dominata da Odermatt.
Qualora non incappasse in una “giornata-no”, il portacolori delle Fiamme Oro Moena potrebbe cogliere un posto fra i migliori dieci che gli consentirebbe di accumulare ulteriore fiducia in vista degli appuntamenti futuri.