Steen Olsen guida la prima manche dello slalom gigante di Aspen. 6° De Aliprandini e 12° Della Vite

Il 22enne di Ponteranica ha chiuso con 1"32 di ritardo dal giovane norvegese che ha preceduto gli svizzeri Loic Meillard e Marco Odermatt.

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Il secondo slalom gigante di Aspen ha regalato grandi sorprese complice una prestazione non impeccabile per Marco Odermatt.

A prendere il comando delle operazioni a metà gara è stato il norvegese Aleksander Steen Olsen che si è confermato il più preciso su un tracciato ghiacciato come già accaduto il giorno precedente facendo la differenza soprattutto nel tratto più basso.

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Lo scandinavo ha messo da parte gli errori nella prima prova e ha tagliato il traguardo in 1’01″42 resistendo all’esuberanza di Loic Meillard, capace di coadiuvare potenza a precisione, ma al tempo stesso patendo la vicinanza con le porte.

Terza piazza per Marco Odermatt che è apparso più impacciato del solito scivolando più volte con il passare delle porte, ma soprattutto accumulando gran parte dei tre decimi di ritardo in vista del cambio di ritmo in vista del quale l’elvetico si è rialzato al fine di evitare problemi.

Grande decisione per Luca De Aliprandini che ha brillato per tre quarti di pista ottenendo il sesto posto parziale, ma soprattutto rimanendo per buona parte al comando nonostante una correzione al cambio di luce che non gli ha impedito di firmare il miglior parziale nella parte centrale.

Con il cambio di neve nel finale il trentino ha perso spazio chiudendo a 61 centesimi dalla vetta.

Prestazione rivedibile per Filippo Della Vite che ancora una volta ha fatto scintille nella parte alta prima di presentarsi nello stesso punto dove ha sbagliato il giorno precedente e rimanendo in pista al pelo, grazie anche al grande coraggio che lo contraddistingue.

Il 21enne di Ponteranica ha commesso un grave errore che lo ha costretto a intraversare gli sci perdendo velocità e concludendo la prima manche in dodicesima posizione a 1″32 dalla vetta.

Una sbavatura proprio sulla traversa ha penalizzato Alex Vinatzer che ha dovuto ripartire quasi da fermo riuscendo a rimanere legato agli avversari tranne che nell’abbrivio finale dove ha perso sei decimi concludendo in quattordicesima posizione a 1″58 da Steen Olsen davanti a Hannes Zingerle e Giovanni Borsotti, diciassettesimo e diciottesimo a 1″85 e 2″03.

Gli azzurri proveranno a rifarsi nella serata italiana quando andrà in scena la seconda manche che potrebbe favorirli grazie all’inversione dei trenta.