Prove di Slam per Federer

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Ad una settimana dall’inizio degli US Open, Roger Federer consolida il numero 1 in classifica aggiudicandosi per la quinta volta (record assoluto) il Master 1000 di Cincinnati (Ohio). La finale è di tutto rispetto, visto lo scontro con il numero 2 Novak Djokovic, per un succoso antipasto di quello che la Grande Mela potrà ospitare nell’atto finale. La rinuncia di Nadal per i cronici problemi al ginocchio, la “sbornia”olimpica di Murray e la inconsistenza nei grandi appuntamenti degli altri Top Ten non possono che indicare nel duo serbo-elvetico, i favoriti per il titolo 2012 nell’ultimo appuntamento dello Slam stagionale. Sotto un caldo sole estivo, Nole parte al rallentatore come spesso gli capita, ma quando questo capita contro Roger Federer può avere effetti devastanti. Dopo 21 minuti il risultato è choccante: 6/0 per la prima volta nelle sfide fra i due contendenti. 25-10 il computo totale dei punti, ben 5 doppi falli per il serbo ed il 100% di punti ottenuti anche sulla seconda di servizio per il rossocrociato. Sportivamente, un autentico massacro, dal quale probabilmente nessuno si aspetta di  vedere “risorgere” il guerriero di Belgrado, che invece con grande umiltà e cuore, prova a ribattere colpo su colpo ancorandosi ai colpi da fondo sempre più efficaci. Il match torna finalmente in equilibrio, con Roger finalmente umano, seppure “illegale” sottorete (11/14 lo score). Un paio di demivoleè sono da sogno e così si arriva al tie-break senza che Nole riesca mai a superare il 30 sul servizio avversario. 3-0 per Roger, poi 4-3 Djokovic e sul 6-5 primo match-point svizzero. Reazione con dritto vincente e successivo punto che consegna invece il primo set-point al serbo. Il servizio di Roger è un’autentica sentenza e sul secondo match-point, la risposta del Re, pizzica la riga di fondo costringendo Novak ad un salvataggio disperato che apre il campo al dritto senza opposizione che suggella il trionfo. Ora una settimana di riposo per ricaricare le pile e ripartire di gran carriera in vista del prossimo traguardo newyorkese.

(commento di Luca Polesinanti)

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