Errani e Fognini giganti a Rio

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fogniniDopo 24 mesi Sara Errani torna a vincere un torneo Wta, Fabio Fognini invece batte per la prima volta in carriera Rafa Nadal. Le imprese maturato a Rio de Janeiro. Sara Errani, numero 16 Wta e prima favorita del seeding, si è imposta sulla terra rossa superando per 76(2) 61, in un’ora e 53 minuti, la ventenne slovacca Anna Schmiedlova, numero 75 Wta e sesta testa di serie del torneo. Per la 27enne romagnola si tratta dell’ottavo titolo vinto in carriera – il settimo sulla terra battuta – su 17 finali disputate, il primo da due anni a questa parte (Acapulco 2013).

Fabio Fognini, che aveva perso quattro volte in passato con Rafa Nadal, lo ha finalmente battuto proprio sulla terra rossa. L’azzurro, numero 28 Atp e quarta testa di serie, reduce dalla maratona con l’argentino Federico Delbonis (7-6 al nono match-point, dopo un’incredibile battaglia durata oltre tre ore), si è imposto in tre set: 16 62 75 dopo due ore e 17 minuti. Fabio, dopo un primo set disastroso, ha capovolto un match che sembrava irrimediabilmente a favore del mancino spagnolo: era sotto 61 2-1 con Nadal in vantaggio di un break anche nel secondo. Un break, peraltro, subito nel peggiore dei modi, con un doppio fallo e un’invasione di campo su una volèe. A quel punto l’azzurro ha cambiato marcia e infilato un parziale di sei game a zero approfittando di un calo del rivale e chiudendo il secondo set sul 62. Nel terzo set, sul 6-5 in favore di Fognini, Nadal ha accusato un problema muscolare all’adduttore della coscia destra (ha poi spiegato di aver avuto dei crampi). Decisivo il break del ligure, l’unico del terzo set, che ha chiuso al terzo match point: rovescio sul nastro di Rafa, scatto bruciante di Fabio che con uno spettacolare tocco incrociato di polso ha messo il sigillo su una delle sue vittorie più belle. Fognini, eliminando Nadal, ha messo la parola fine ad un’imbattibilità di 52 match nelle semifinali sulla terra rossa del 28enne maiorchino, ex numero uno del mondo, alla 25esima sconfitta in carriera sulla terra rossa, la superficie sulla quale è stato capace di conquistare nove volte il titolo al Roland Garros.

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