Il tris che non ti aspetti

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viola1Tre belle notizie  nella seconda giornata del Trofeo Perrel-Faip di Bergamo (42.500€, Play-It): Giustino, Viola e Arnaboldi hanno vinto partite piuttosto complicate. Lorenzo Giustino partiva nettamente sfavorito contro il bosniaco Damir Dzumhur (reduce da un bel terzo turno all’Australian Open), invece ha giocato una partita attenta e coraggiosa, mostrando un sorprendente adattamento ai campi veloci. Si è disunito nel secondo set, ma è stato molto bravo nel terzo, in cui ha preso un break di vantaggio e lo ha tenuto con autorità. Nato e cresciuto sulla terra battuta, si allena a Barcellona presso l’accademia di Sergi Bruguera e sta svolgendo una programmazione coraggiosa, con l’obiettivo di completarsi sul piano tecnico. Eliminando la terza testa di serie, tra l’altro, ha aperto a qualsiasi possibilità la sua zona di tabellone, adesso presidiata dal tedesco Matthias Bachinger.

Al PalaNorda, bel sospiro di sollievo per Matteo Viola. Per lui è una settimana importante, poiché in questi giorni gli scadranno i punti del secondo turno raggiunto nel 2013 a Rotterdam. Viola si è imposto su Karol Beck, vincitore nel 2010 e proveniente dalle qualificazioni. E’ finita 7-6 6-3, peraltro dopo aver annullato tre setpoint nel primo set. L’obiettivo di Viola, naturalmente, è il sospirato ingresso tra i top-100. Bergamo ha esultato anche per Andrea Arnaboldi. La gioia è stata doppia, poiché il canturino è allenato dal bergamasco Fabrizio Albani. Opposto al gigante uzbeko Farrukh Dustov, Arnaboldi ha giocato un’ottima partita, mostrando un notevole adattamento al Play-It. E’ sembrato un altro giocatore rispetto alla sua ultima apparizione a Bergamo, risalente al 2012. Si è imposto 7-6 6-4 e ha offerto giocate d’alta scuola, un atteggiamento sempre positivo e un rovescio in topspin decisamente migliorato. Nel tie-break del primo set, dal 5-5, si è aggiudicato due punti consecutivi grazie a un dritto vincente e a un bello smash al salto. Nel secondo, ha centrato il break decisivo al nono game e lo ha concretizzato senza problemi. Il suo prossimo avversario sarà proprio Matteo Viola, in un derby azzurro che garantisce all’Italia almeno un posto nei quarti di finale. Questo Arnaboldi, appena entrato tra i top-200, può avere ambizioni interessanti, specie se continuerà a giocare con questa intensità.

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Il giovane siciliano Marco Cecchinato ha pagato un’impostazione tattica poco adatta ai campi veloci contro il qualificato Edward Corrie. Cecchinato gioca un tennis elegante e piacevole, ma in più di un’occasione ha lasciato l’iniziativa a Corrie, palleggiando con i piedi troppo lontani dalla riga di fondo. Su un campo veloce, difficilmente questa tattica paga. Troppi errori di dritto lo hanno condannato a una sconfitta tutto sommato evitabile. Grandi rimpianti per il primo set, in cui ha avuto un setpoint sull’8-7 del tie-break, peraltro con il servizio a disposizione, ma lo ha sciupato tirando un banale rovescio in rete. Sulla terra battuta avrebbe stravinto, ma sul sintetico indoor è un’altra storia. Anche queste partite servono per crescere.

 

Nell’ultimo incontro serale della seconda giornata, oltre mille spettatori hanno assistito all’esordio del bolognese Simone Bolelli al Trofeo Perrel-Faip. C’era grande attesa: il derby emiliano-romagnolo contro Federico Gaio era il primo match di singolare dopo un’assenza di sette mesi. E Simone non ha deluso, imponendosi con il punteggio di 6-3 6-4. Il lungo periodo di stop ha certamente lasciato un po’ di ruggine, ma il tennis è ancora lì e – soprattutto – la testa sembra finalmente leggera e motivata. Si è visto un Bolelli molto diverso rispetto a quello di tre anni fa, quando proprio a Bergamo toccò il punto più basso della carriera, perdendo al primo turno contro Dieter Kindlmann. Questo Bolelli è attento su ogni palla, ha la giusta fame e commette errori di misura, dovuti alla ruggine appena citata. Ha preso un break di vantaggio in avvio e lo ha conservato fino al 6-3, pur dovendo annullare una palla break nell’ultimo game. Stessa storia nel secondo: break al primo gioco, stavolta conservato senza patemi. Era chiaro, durante il match, il desiderio di riassaporare le sensazioni della partita, dell’agonismo, del torneo. Oggi è numero 321 ATP e tra qualche settimana perderà i 90 punti della semifinale a San Paolo, ma la risalita non sembra impossibile. Il prossimo test sarà già piuttosto indicativo: lo attende Matthias Bachinger, battuto nell’unico precedente, giocato proprio a Bergamo sette anni fa. Allora era un Bolelli in grande crescita: quello di oggi è un Bolelli con la voglia di rinascere.

 

TROFEO PERREL-FAIP (42.500€, Play-It)

Primo Turno Singolare

Miloslav Mecir (SVK) b. Ante Pavic (CRO) 6-4 7-6(9)

Lorenzo Giustino (ITA) b. Damir Dzumhur (SRB) 6-3 2-6 6-4

Matteo Viola (ITA) b. Karol Beck (SVK) 7-6(7) 6-3

Matthias Bachinger (GER) b. Niels Desein (BEL) 6-4 6-4

Edward Corrie (GBR) b. Marco Cecchinato (ITA) 7-6(8) 6-3

Andrea Arnaboldi (ITA) b. Farrukh Dustov (UZB) 7-6(5) 6-4

Simone Bolelli (ITA) b. Federico Gaio (ITA) 6-3 6-4

(nella foto di Antonio Milesi: Matteo Viola)