Tavolo “rosso” sulla terra di Cagliari, dopo la prima giornata si gioca a carte scoperte e Sarita Errani ha la mano vincente, basta solamente togliersi dal braccio e dalla testa la tensione che ha, ad esempio, attanagliato l’amica Roberta nel primo singolare. Dall’altra parte della rete, una ragazza che ha già di fatto vinto la propria partita più importante, quella con la vita. Alysa Kleybanova, 24enne russa ha dovuto abbandonare il circuito nel maggio del 2011 (allora numero 26 del mondo), per sconfiggere il linfoma di Hodgkin. Ora il numero 183 e’solamente un dettaglio, di fronte all’impresa di essere tornata in campo. La partita in realtà non ha praticamente storia, basta meno di un’ora (58 minuti) per il duplice 6/1, che consegna la quarta Fed Cup alle magnifiche ragazze di coach Barazzutti. Sull’onda della festa giunge anche il punto del 4-0, grazie al duo Pennetta-Knapp (4/6 6/2 10/4 sulle giovani Khromacheva-Gasparyan). 4 un numero magico per questa edizione: 4 le vittorie italiane ( meglio solo USA 17 e Spagna 5), 4 le coppe alzate da Vinci e Pennetta, 4 i trionfi del nostro capitano ( solo Billie Jean King e Berner come lui!). Meravigliosa l’immagine finale dalla Sardegna: la nostra squadra che canta l’inno di Mameli sul gradino più alto del podio, assieme al pubblico tutto e ad un “ospite d’eccezione”. Francesca Schiavone dopo aver rifiutato la convocazione, diviene la più agguerrita delle fans e in pratica la quinta “moschettiera” in questa favola moderna. Le ragazze salutano così la stagione 2013, per gli uomini ecco invece tornare in auge Nole Djokovic, dopo la calda estate di Rafa. Successo meritato a Parigi-Bercy grazie ad un duplice 7/5 ai danni del defending champion David Ferrer. Ora Master di Londra e finale di Davis, la tavola è imbandita e le pietanze sono decisamente succulente.
(commento di Luca Polesinanti)