Tanta Italia al Trofeo Azimut: grazie a sei qualificati, sale a 25 il numero di azzurri nel main draw del torneo bergamasco. Le qualificazioni hanno rispettato le gerarchie: avanzano sette delle prime otto teste di serie. Ha destato curiosità la presenza di Matteo Donati, al seguito dello svizzero Manfredi Graziani.
Si parlerà molto italiano al Trofeo Azimut di Bergamo (15.000 dollari, terra battuta): degli otto posti riservati ai qualificati, ben sei sono stati presi dai giocatori azzurri. Il main draw al via martedì, dunque, vedrà in campo 25 italiani.
Tuttavia, la storia del giorno arriva proprio da uno dei pochi stranieri in gara al Tennis Club Città dei Mille: nonostante la sconfitta contro il turco Baran Soyler (n.7 del tabellone), ha incuriosito la presenza del giovane svizzero Manfredi Graziani, classe 2004 (ha appena compiuto 19 anni). Fratello minore di Edoardo, già n. 1101 ATP, gioca per la Svizzera perché la sua famiglia si è trasferita diversi anni fa a Zurigo. Dopo una buona carriera junior (è stato tra i top-200 ITF e l’anno scorso ha partecipato allo Us Open), sta muovendo i primi passi nel professionismo e a Bergamo è stato a un passo dal primo main draw conquistato per meriti propri (ne ha giocato uno qualche settimana fa a Costanza, in Romania, ma aveva ottenuto una wild card).
Graziani era accompagnato a Bergamo da Matteo Donati, ex grande talento del tennis azzurro che nell’occasione gli ha fatto da coach. L’alessandrino è ancora nel ranking ATP, ma quest’anno ha giocato pochissime partite dopo uno stop di sette mesi a cavallo tra il 2022 e il 2023, l’ennesimo di una carriera sfortunatissima. Ha fatto un certo effetto vederlo in tribuna, nelle vesti di allenatore. Da parte sua, Graziani sta seguendo le orme del fratello ed è iscritto alla Wharton School of Business dell’Università della Pennsylvania, laddove potrà proseguire gli studi e continuare con il tennis. Dopo aver giocato meglio del suo avversario per un set e mezzo, tuttavia, si è arreso alla distanza col punteggio di 5-7, 6-4, 10-3.
GERARCHIE RISPETTATE – Tra gli altri match di giornata, si segnala la laboriosa vittoria di Alessandro Ragazzi (n. 2 del tabellone), che ha rischiato grosso contro Leonardo Malgaroli. Sotto 6-2, 2-0, è riuscito a restare a galla e l’ha spuntata al super tie-break.
Nelle qualificazioni, infatti, il terzo set è sostituito da un super tie-break al meglio dei dieci punti, vinto da Ragazzi col punteggio di 10-6 grazie a un allungo dal 4-4 in poi.
La piccola delusione riguarda Teo Masera: dopo la grande impressione destata al primo turno, ha giocato un match al di sotto delle aspettative contro Giulio Colacioppo, arrendendosi con un netto 6-3, 6-2.
Più in generale, i pronostici sono stati rispettati: sette delle prime otto teste di serie hanno passato le qualificazioni, con l’unica eccezione di Louroi Martinez.
Da martedì si fa sul serio, con i primi incontri del tabellone principale. Nel frattempo è stato sorteggiato il tabellone del torneo di doppio: in campo 16 coppie, tra cui il duo tutto bergamasco Fumagalli-Vincent Ruggeri (che però hanno pescato la coppia n. 1, Noce-Pozzi), mentre la wild card è andata ai ragazzi del vivaio del Città dei Mille, Leonardo Borrelli e Andrea Fermi. (U.S.)
Risultati in diretta – ITF Tennis – Pro Circuit