Prima finale in carriera sul circuito ATP per Fabio Fognini, il 24enne ligure affronterà domani il francese Simon (testa di serie numero 1) per centrare il titolo a Bucarest (450,000 euro di montepremi). Dopo essersi aggiudicato il derby nei quarti contro Andreas Seppi, oggi in semifinale ha spazzato via con autorità l’ungherese Balisza con il punteggio di 6/3 6/1. Davvero una bella e convincente prova, soprattutto dopo la maratona di venerdì a testimonianza di una condizione fisica ritrovata. Contro la vera rivelazione del torneo, la svolta arriva già nel terzo gioco del primo set con Fabio che si guadagna un break e mantiene il vantaggio fino al 6/3 finale. Il secondo parziale è una vera e propria passerella con la mente già proiettata alla finale in cui Gilles Simon appare decisamente favorito (in vantaggio 3-0 nell’head to head). Resta comunque l’ottima sensazione di un talento ritrovato e con tutte le possibilità di conquistare il primo successo in carriera. Il secondo torneo ATP della settimana è il Master 500 di Barcellona, partito con un tabellone di tutto rispetto ed un unico grande favorito. Come da pronostico Rafa Nadal centra ancora una volta la finale e come nelle ultime 3 si troverà di fronte David Ferrer. Solo l’avversario odierno Verdasco è riuscito ad approfittare dell’assenza del maiorchino nel 2010, per interrompere il suo assoluto dominio. 2008-2009-2011 nei 3 precedenti, altrettanti successi per Rafa con un solo set ceduto nella prima occasione. Le semifinali sono state diametralmente opposte, bellissima ed equilibrata la prima, senza storia la seconda. David Ferrer affronta un motivatissimo Milos Raonic, caricato dal primo successo contro un Fab-four (Andy Murray) nei quarti di finale. La partita è bellissima e vive sul confronto di stili, bombardamento di dritto e servizio da una parte del campo, regolarità ed esperienza dalla parte opposta. Senza break il primo set, conclusosi al tie-break con lo spagnolo subito avanti 6-0, per poi chiudere 7-2. Nel secondo, stesso canovaccio con il canadese costretto ad annullare due pericolose palle break, prima sul 4/4 e poi sul 5/5. La combinazione servizio (14 aces)-dritto è sempre efficacissima e gli consente di arrampicarsi nuovamente fino al secondo tie-break. Questa volta va in scena un duello più equilibrato, deciso da un meraviglioso passante lungolinea di rovescio dell’iberico che porta a casa set e partita. Scendono in campo a seguire Nadal e Verdasco per dare vita all’ennesimo derby del torneo, l’inizio è choccante con il maiorchino che appare ingiocabile, incamerando in poco più di mezzora il primo parziale con l’eloquente punteggio di 6/0. Nel secondo Verdasco riesce finalmente a mettere qualche game sul tabellone, cedendo però nuovamente il servizio sul 2/2. Rafa appare ora più”umano”, si concede qualche errore gratuito e qualche distrazione come quella che lo porta 15-40 nel decimo gioco (5/4). Due gravi errori di risposta di Fernando, cancellano l’unica ed ultima possibilità di riaprire un match mai in discussione. 89 minuti, 6/0 6/4 Nadal e probabile prossimo successo in arrivo. Per le ragazze, il circuito WTA offriva il torneo indoor su terra rossa di Stoccarda. Parterre de roi, con le prime 4 giocatrici del ranking arrivate a contendersi il titolo 2012 nelle semifinali. La prima ha visto trionfare la numero 1 del mondo, Victoria Azarenka che ha demolito Agnezka Radwanska 6/1 6/3 in poco più di un’ora. Come sempre è capitato quest’anno, la polacca non ha le armi per contrastare il gioco della bielorussa, alla caccia dell’ennesimo successo del 2012. Affronterà in finale una splendida Sharapova, che ha vinto una battaglia di quasi due ore contro la mancina ceca Petra Kvitova (6/4 7/6). Grande efficacia nel servizio, nonostante gli 8 doppi falli, con la capacità di essere incisiva e poco fallosa nei punti importanti (10 palle break annullate nel secondo set). Dopo l’unico break che ha deciso il primo parziale, si arriva sul 5/4 Kvitova nel secondo, 30-40, qui Petra sbaglia un comodo dritto che avrebbe portato il match al terzo set. Maria ne approfitta, brekka l’avversaria nel game successivo e sale 6/5, andando a servire per il match. Manca un match-point e capitola all’undicesima occasione, trascinando il parziale al tie-break. Avanti 3-0 e poi 6-3 chiude con un dritto vincente il decimo punto ed ora cercherà di strappare un successo all’avversaria, che in stagione le ha già negato le vittorie agli Australian Open e ad Indian Wells.
( commento di Luca Polesinanti )