Come da previsioni è Novak Djokovic il vincitore del Torneo Master 1000 di Miami. 30° titolo in carriera per il quasi venticinquenne serbo, 11° Master 1000 portato a casa e secondo successo nel 2012 dopo gli Australian Open, con un bilancio stagionale di 20 vittorie a fronte di 2 sole sconfitte (Isner pochi giorni fa ad Indian Wells e proprio Murray in semifinale a Dubai). Per la terza volta, sempre a livello di numeri, Nole può sollevare il trofeo sui campi della Florida dopo le affermazioni del 2007 (Canas sconfitto 6/3 6/2 7/5) e del 2011 ( Nadal l’avversario 4/6 6/3 7/6). Lo scozzese Andy Murray esce sconfitto per la 11a volta da una finale (a fronte di 22 successi), non confermando il precedente del 2009 in cui aveva ottenuto proprio sul cemento di Miami un successo contro lo stesso Nole. La partita inizia subito ad alto ritmo con i due avversari che si affrontano per la tredicesima volta in carriera, non disposti a fare un passso indietro rispetto alla linea di fondo, con il rischio di andare anche fuori giri. Il primo a cedere sarà inevitabilmente condannato a soccombere nello scambio ed infatti appena lo scozzese “inciampa” in un brutto game di servizio, il numero 1 del mondo aumenta ancora fiducia e ritmo del pressing da fondo, distruggendo il rivale: 6/1 in 44 minuti. Il secondo parziale è decisamente più equilibrato, con il serbo che “umanamente” cala ed anzi concede due rischiose palle break sul 3/4, annullate da due errori di rovescio di Murray e da due successive prime vincenti che riportano in equilibrio la situazione di punteggio. Inevitabile che tutto si decida al tie-break dove Andy si trova sempre ad inseguire, riuscendo prima a rintuzzare una mini fuga, salvo poi incappare in un deleterio doppio fallo che consegna in pratica a Nole, tie-break, secondo set e torneo. 6/1 7/6 in 138 minuti di altissimo livello. Per la cronaca, giunge in finale il doppio azzurro Vinci-Errani che cade al super tie-break contro il duo Kirilenko-Petrova (testa di serie numero 5). 7/6 4/6 10/4 il finale e terzo successo del 2012 (dopo Monterrey e Acapulco) che sfuma per un soffio. Ora pausa rigenerante per tutti i protagonisti del circuito, pronti a trasferirsi in Europa per l’inizio della stagione “in rosso” (Montecarlo al via il 14 Aprile).
( commento di Luca Polesinanti )