Tennis: Parigi val bene una “semi”. Miracolo Errani!

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Continua il momento magico del tennis femminile sui campi del Roland Garros. Dopo il trionfo nel 2010 e la finale nel 2011, entrambi a firma Francesca Schiavone, il 2012 è l’anno di Sara Errani. Con la vittoria ottenuta sulla tedesca e numero 10 del mondo Angelique Kerber ( che aveva estromesso Flavia Pennetta dal torneo), la romagnola centra la prima semifinale in uno Slam e prosegue nella crescita esponenziale degli ultimi mesi. Anche oggi, Sarita domina l’avversaria molto più di quanto il punteggio reciti (6/3 7/6 in 99 minuti), ottenendo contemporaneamente la prima vittoria contro una giocatrice posizionata fra le prime 10 del ranking WTA (a fronte di 28 sconfitte). Bisogna ammettere per completezza che la tedesca non esprime certo un tennis all’altezza della classifica, con un servizio ridicolo a questi livelli ed una condizione fisica a dir poco approssimativa. Certo se è riuscita a guadagnarsi tanta considerazione lo deve al resto del repertorio, che però oggi è rimasto totalmente nascosto. Sicuramente gran parte del merito, va alla Errani che anche nel piano tattico della partita appare due spanne avanti rispetto all’avversaria, che pare non vedere più avanti del punto successivo. Emblema di questo scenario è il punto della parità nel dodicesimo gioco del secondo set. Punto quanto mai cruciale, perchè se perso avrebbe portato il match al terzo set con tutte le incognite del caso. Invece dopo 18 scambi alla massima intensità, Sara disegna un drop-shot che risulta non solo vincente, ma consuma le residue energie dell’avversaria, costretta dalla mancanza  di fiato nei punti successivi a commettere un paio di errori gratuiti (anche  un doppio fallo), che risulteranno decisivi. Il primo parziale va via facile con l’azzurra subito avanti 3/1; 4/2  per poi chiudere 6/3. Nel secondo la Kerber prova il tutto per tutto e per tre volte si trova avanti di un break, facendosi però sempre raggiungere fino all’inevitabile tie-break. Il gioco decisivo porta avanti Sara di un minibreak e da quel momento la strada si fa in discesa, con un paio di punti sparacchiati malamente fuori da una avversaria ormai mentalmente sotto la doccia. Ultima risposta di rovescio in corridoio, racchetta lasciata cadere a terra e dopo la stretta di mano al giudice di sedia, ecco finalmente un urlo liberatorio per festeggiare un risultato storico. Ora giovedì la aspetta il campo Centrale e dall’altra parte della rete un’avversaria di tutto rispetto. Samantha Stosur spazza via la Cibulkova (6/4 6/1) e si guadagna la semifinale da giocare ovviamente con i favori del pronostico (5-0 i precedenti). Il ricordo del confronto con il tennis italico su questi campi ( finale 2010 persa dalla Schiavone), potrà darle una carica ulteriore, vedremo se Sara non avrà esaurito la “scorta” di miracoli. Per il momento la aspetta il numero 14 virtuale del ranking ed il numero 1 d’Italia, certamente traguardi insperati all’inizio di questa straordinaria stagione.

( commento di Luca Polesinanti )

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