Si esaurisce in finale la spinta di Fabio Fognini costretto a cedere le armi di fronte ad un ottimo Gilles Simon. Il numero 12 del mondo e prima testa di serie del torneo di Bucarest, si aggiudica meritatamente il terzo successo in terra rumena, confermando il magic moment. Dopo la semifinale persa a Montecarlo contro il “mostro”Nadal, ha battuto il 24enne ligure per 6/4 6/3 centrando il decimo successo in carriera sul circuito (su 12 finali disputate). Fabio parte fortissimo e vola 2-0 con un break, poi eccede nel cercare il colpo vincente di fronte ad un avversario che praticamente non sbaglia mai. Serie infinita di break, fino al 5/4 per il francese, momento nel quale l’azzurro può rientrare sul 5 pari, ma fallisce due occasioni fondamentali e cede il primo parziale. Nel secondo il servizio torna ad avere una certa importanza ed una volta brekkato, Fognini cede di schianto consegnando la vittoria al transalpino che esulta meritatamente. A consolare lo sconfitto, ci pensa la classifica ATP che lo riporterà nei primi 50 al mondo da lunedì, consegnandogli nuova fiducia in vista del prossimo torneo di Roma, dove sicuramente vorrà ben figurare. Rafa Nadal non vuole proprio fermarsi e conquista il successo a Barcellona. Alcuni numeri del “cannibale” per dare un’idea di quanto sta facendo questo talento di Maiorca che giusto 10 anni fa esordiva sul circuito (29 Aprile 2002- vittoria a Palma de Maiorca con un doppio 6/4 su Delgado). 34esimaª partita vinta consecutivamente a Barcellona, in queste 34 partite vinte Nadal ha perso appena 2 set: uno contro Nieminen nei quarti del 2006 e uno contro Ferrer nella finale del 2008. E’ il 48° torneo vinto da Rafa, il secondo dell’anno dopo Montecarlo, il 34° sulla terra. La settima vittoria a Barcellona dopo quelle ottenute nel 2005, 2006, 2007, 2008, 2009 e 2011 (nel 2010 era assente), a cui aggiungere 8 vittorie consecutive a Montecarlo, 6 vittorie al Roland Garros e 5 a Roma. Oggi la finale è stata più difficile del previsto, Ferrer gioca al massimo delle proprie possibilità ed inchioda spesso nell’angolo del rovescio il rivale per poi infilarlo con potentissimi dritti. Dopo aver sofferto per tutto il primo set, Rafa nell’ultimo turno di servizio è costretto ad annullare magistralmente 5 palle break equivalenti ad altrettanti set point. Miracolosamente giunto al tie-break, lo domina chiudendo 7-1 dopo un’ora e 30 minuti. Nel secondo David continua a testa bassa, riesce finalmente a brekkare il rivale ed arriva a servire per il set sul 5/4, ma qui improvvisamente si spegne, in preda ad un terribile black-out. Sbaglia 4 dritti comodi e non chiude uno smash sulla rete, caricando ulteriormente un Rafa apparso in difficoltà. E’ come gettarsi sanguinanti in mezzo ad un branco di squali, non è possibile uscirne senza danni letali! La partita termina così con gli ultimi 3 giochi a favore di Nadal che sull’ultimo rovescio vincente salta a braccia alte verso il cielo per festeggiare un altro grande successo dopo 2 ore e 40 di vera battaglia sul rosso. Sorpresissima invece a Stoccarda, dove la numero 1 del mondo Victoria Azarenka subisce un’inaspettata sconfitta da Maria Sharapova che si vendica delle due sconfitte subite a Melbourne e ad Indian Wells. Splendida performance della russa, che dopo aver salvato nei quarti un match-point contro Samantha Stosur (in quella che ad oggi è stata la miglior partita femminile dell’anno) ha sconfitto numero 3 e numero 1 in classifica. Senza storia la partita con un secco 6/1 6/4 in 80 minuti di gioco. La Azarenka, probabilmente limitata da un infortunio al polso destro, è apparsa lontana parente della dominatrice della stagione vista finora. Certo è che se Maria aggiunge questa qualità di gioco sulla terra rossa alla sua proverbiale voglia di vincere, sarà dura non indicarla come la logica favorita del prossimo Roland Garros.
( commento di Luca Polesinanti )