US Open: dall’alba al tramonto

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USOpne2Nella notte della amara sconfitta di Roger Federer, grande impresa delle ragazze tricolori che conquistano l’ennesimo meritatissimo derby con in palio un ambito posto al tavolo delle semifinali. Programma rovinato e ritardato dall’acquazzone che ha interessato la Grande Mela e così aumenta ancora il merito di Flavia Pennetta, capace di rimanere concentrata sulla parte finale della sfida contro la rumena Halep. Primo set senza particolari affanni, poi nel secondo l’avversaria migliora a vista d’occhio e Flavia deve ricorrere a tutta la propria esperienza per rimanere aggrappata al match. Sul 4-5 arriva la pioggia e dopo una lunghissima pausa forzata (quasi 4ore), il rientro in campo vede la brindisina trionfare al tie-break (6/2 7/6) per centrare un’impresa quasi impensabile pochi mesi fa. A contenderle una semifinale già sfiorata per 2 volte agli US Open la conterranea Roberta Vinci, che non lascia scampo a Camila Giorgi, già bravissima a giungere fino a questo punto partendo dalle qualificazioni (6/4 6/2).

La notizia in negativo arriva invece dal torneo maschile dove “salta” il quarto di finale più atteso. Roger Federer si dimostra ancora una volta lontano parente dello splendido giocatore di un tempo e si fa sorprendere dal bravissimo Tommy Robredo che in tre soli set (7/6 6/3 6/4) si regala il derby con Nadal oltrechè la prima vittoria nei confronti diretti dopo 10 sconfitte consecutive. Troppe occasioni perse, troppe palle break non sfruttate ed una “fragilità” mentale ormai quasi imbarazzante consegnano all’ennesimo discreto giocatore lo scalpo di Re Roger in questa disgraziata stagione (la peggiore da quando è diventato il vero Federer). Ormai le ombre di un meraviglioso passato stanno sopravanzando le luci di un opaco presente, speriamo che il finale di carriera sia degno del campione che è stato. Non fallisce l’appuntamento invece l’eterno rivale Rafa Nadal, che subisce per un’ora e mezza il tennis scintillante di Philippe Kohlschreiber, capace anche di aggiudicarsi il primo set al tie-break, salvo poi (come capita a tutti!) arrendersi davanti al muro maiorchino (6/7 6/4 6/3 6/1). Gli spagnoli non perdono un colpo, perchè anche David Ferrer si guadagna con merito (per l’ottavo Slam consecutivo) il passaggio ai quarti superando in quasi 4 ore di ottimo tennis un coriaceo Tipsarevic (7/6 3/6 7/5 7/6). Splendido anche il successo di Richard Gasquet, che non da meno, lotta 4ore e 40 minuti per avere la meglio sul canadese Milos Raonic (6/7 7/6 2/6 7/6 7/5).

forbes

(commento di Luca Polesinanti)