Se il tedesco era tra i favoriti, e batterà il record di presenze in finale a Bergamo, il finlandese è la vera grande sorpresa: dopo Stricker, ha battuto anche il top-100 Nuno Borges mostrando grandi qualità e – soprattutto – notevoli margini di miglioramento. È il primo qualificato a giungere in finale nella storia del torneo.
Comunque vada, il Trofeo Perrel-Faip di Bergamo, presented by BPER Banca (45.730 euro, Slam Court) ha rispettato la sua tradizione. O un giocatore di grande qualità e palmares, o un giovane dal futuro assicurato. La notizia è che sarà il meno atteso: tutti si aspettavano Dominic Stricker, o in subordine gli italiani Nardi, Arnaldi o Cobolli. Invece, dal cilindro bergamasco è uscito il nome di Otto Virtanen, finlandese, classe 2001.
È stato numero 6 del mondo tra i ragazzi, mentre tra i professionisti stava faticando a emergere. Bergamo potrebbe rappresentare una svolta: di sicuro sarà la sua prima finale in un torneo Challenger, dopo che quest’anno aveva perso in semifinale a Surbiton e a Liberec. Stavolta l’ha spuntata al termine di un match dai mille volti, contro Nuno Borges.
Il finlandese si è imposto 6-4, 7-5, ma ha rischiato di fare un pasticcio nel secondo set, laddove si era fatto rimontare per due volte un break di vantaggio. Dopo un primo set in cui aveva raccolto i tanti errori dell’avversario, nel secondo ha fatto tutto il possibile per rimetterlo in partita: avanti 2-0 e 0-40 sul servizio del portoghese, ha perso quel game e poi è stato brekkato nel successivo, dopo che nei primi sei turni di battuta aveva perso soltanto cinque punti. Di più: di nuovo avanti, sul 4-3 e 30-30 ha combinato un pasticcio che poteva costargli caro: dopo un gran servizio, aveva un facile smash a rimbalzo. Lo ha tirato con colpevole sufficienza, facendosi beffare dal passante istintivo del portoghese.
Perdeva sette punti di fila e per poco non rovinava tutto. Dal 5-5, aiutato dagli errori di Borges, nervosissimo, trovava il terzo break del set, conservato sino alla fine. Primo qualificato in finale nella storia del torneo, Virtanen è un giocatore di grandi potenzialità, ma ancora molto grezzo. Dotato di un servizio potentissimo e un dritto altrettanto rapido, alterna giocate super-spettacolari a punti giocati quasi con indolenza. Se riuscirà a incanalare nel modo giusto le sue potenzialità, ha tutto per diventare un giocatore “vero”, da top-100 e probabilmente qualcosa in più. L’esempio di Jarkko Nieminen, miglior giocatore finlandese di sempre, è istruttivo: senza un talento cristallino, ma con grande dedizione, è salito al numero 13 ATP. Il giovane Virtanen non è certo meno dotato di Nieminen…
STRUFF PER LA DOPPIETTA – In finale (si parte alle ore 16) se la vedrà con Jan-Lennard Struff, che superando Jurij Rodionov ha centrato un piccolo record: diventerà il tennista con più finali al torneo di Bergamo. Sconfitto nel 2013 e nel 2014, ci riproverà a otto anni di distanza. Ma se allora era un giovane in ascesa, adesso è un giocatore fatto e finito. Sceso al numero 168 ATP per un infortunio al piede che lo ha tenuto fuori in primavera, vale molto di più. Lo ha dimostrato nella semifinale contro il rampante austriaco, che aveva espresso un gran tennis per tutta la settimana.
Ha giocato discretamente anche contro il tedesco, ma la qualità di Struff è emersa tutta dopo un primo set da incubo: sciupata una palla break in avvio, è piombato in un mare di errori gratuiti che hanno consegnato il primo set a Rodionov, molto ordinato nella gestione tattica dello scambio, soprattutto con il dritto lungolinea o in direzione anomala. Per la verità, sfruttava i troppi errori di Struff: il tedesco non accettava lo scambio e cercava il vincente entro 2-3 colpi, esponendosi a uno sbaglio dopo l’altro. Però riordinava le idee, sistemava i turni di battuta, recuperava un po’ di pazienza nello scambio e si aggiudicava il secondo set per 6-4.
Il punteggio avrebbe potuto essere ancora più severo, viste le parecchie occasioni nei game di risposta. Volava avanti nel terzo, si faceva riprendere, ma poi metteva il turbo negli ultimi game e portava a casa un 2-6, 6-4, 6-2 importante, anche e soprattutto per la classifica. Con la finale è già certo di risalire al numero 152 ATP, in caso di vittoria si porterà intorno al numero 140. Ma Jan Lennard Struff è ben altro giocatore. Lo sta dimostrando a suon di prestazioni, come nella finale di doppio, in cui si è aggiudicato il titolo insieme al giovane Henri Squire. I due hanno battuto i francesi Jonathan Eysseric e Albano Olivetti al super tie-break. Dovesse vincere il singolare, sarebbe la seconda doppietta nella storia del torneo dopo quella firmata da Andreas Seppi nel 2008. (U.S.)
TROFEO PERREL – FAIP BERGAMO: I RISULTATI
Semifinali Singolare
Jan-Lennard Struff (GER) b. Jurij Rodionov (AUT) 2-6 6-4 6-2
Otto Virtanen (FIN) b. Nuno Borges (POR) 6-4 7-5
Finale Doppio
Jan-Lennard Struff / Henri Squire (GER-GER) b. Jonathan Eysseric / Albano Olivetti (FRA-FRA) 6-4, 6-7(5), 10-7.