di Diego Fumagalli
Le bestie nere fanno parte dello sport come della vita. Quando però si decide improvvisamente di anticipare il Natale di almeno un mese e mezzo con regali come se piovesse, allora è normale restare a secco lasciando spazio solamente ai “mea culpa”. In sintesi questo è quanto successo a Reggio Emilia dove Bergamo ha perso una partita – la seconda di fila – ai confini della realtà.
Come finire al tappeto (1-3) quando il pallino è costantemente nelle proprie mani? Per delucidazioni chiedere all’Agnelli Tipiesse che nella prima ora e mezza fa e disfa, rimettendo in pista una Conad (un punto nelle ultime tre uscite) che non aspettava altro che qualche omaggio da un ostacolo contro cui, tradizionalmente, si trasforma.
Il passato è passato, il presente ha più il sapore dell’autolesionismo che amplifica i meriti dei padroni di casa. In avvio i rossoblù gettano alle ortiche un 17-12 che sembrava autorizzare a una chiusura senza affanni. Niente di tutto ciò perché gli avversari restano in “temperatura”, passano sul 23-22 e mettono la freccia. Con il solito Cantagalli (8 palloni a terra) che sembra un toro scatenato ogni qualvolta vede rossoblù.
Nel terzo, Cominetti e compagni fanno addirittura peggio, cestinando un discorso gestito fino al 19-15. Nemmeno l’ingresso di Held per Mazzon, sommato a quello di Cioffi per Cargioli, aveva sortito la capacità di mettere in freezer il sorpasso.
La Conad, trascinata da un turno al servizio di Mian, piazza un 6-0 (21-19) e rimette il naso avanti grazie a un super Mariano. Tra i due parziali quasi “folli”, l’Agnelli Tipiesse aveva mostrato la sua caratura e una certa continuità dominando il secondo periodo stavolta senza distrarsi e anche in virtù dei due cambi sopra citati.
Ed è proprio la continuità a singhiozzo il vero nodo del pomeriggio in terra reggiana. Come puntualmente mostra anche il quarto set. Che sembra in discesa, come praticamente tutti quelli giocati, ma che poi mette in coda un epilogo che sembra un copione di un film di Dario Argento. Da 19-14 a 19-17 e poi 22-20 tanto per restare in tema e defibrillare per l’ennesima volta il dirimpettaio. I rossoblù falliscono due palle per portare la sfida al tie-break – saranno ben 7 complessive – e cedono dopo aver annullato tre match point: decisivo il muro del bergamasco Mariano su Padura Diaz.
Reggio Emilia-Bergamo 3-1
(25-23, 20-25, 25-21 34-32)
Conad: Sperotto 2, Meschiari 6, Elia 7, Cantagalli D. 27, Mariano 15, Volpe 9, Suraci, Torchia, Cantagalli M. (L), Mian 9, Santambrogio 0. N.e. Bucciarelli. All. Cantagalli.
Agnelli Tipiesse: Jovanovic 2, Mazzon 1, Copelli 14, Padura Diaz 24, Cominetti 17, Cargioli 4, Toscani (L), Catone, Cioffi 4, Held 8, Lavorato. N.e. De Luca, Baldi, Pahor. All. Graziosi.
Arbitri: Pristerà, Pasin.