di Diego Fumagalli
Ci sono vittorie e vittorie. Ribaltare la favorita numero uno per la promozione davanti al proprio pubblico, da 0-2 al successo 15-12 al quinto. Un successo in cui l’Agnelli Tipiesse mette tutto, in particolare il braccio sciolto e la rabbia agonistica che consentono ai ragazzi di Graziosi di non perdere la bussola e realizzare una impresa con l’iniziale maiuscola. Per lo sviluppo, per l’assenza di Jovanovic e per l’aritmetica certezza della qualificazione in Coppa Italia. Col servizio a fare da spartiacque, con Held (6 ace) la garanzia, con capitan Cominetti a sancire il successo con il servizio finale.
La sensazione immediata è che Vibo giochi al classico gatto con il topo. Mantiene il pallino, si fa agguantare a quota 10 (attacco lungo dell’ex Terpin), scappa 11-16 con Buchegger e riallunga 14-19. Il muro è il fodamentale-chiave che, dove non chiude ogni varco, sporca tutti i palloni facilitando il contrattacco.
L’Agnelli Tipiesse ha carattere e resta nel set con la testa e con i nervi, infatti non si dà per vinta e lucida l’arma del servizio: colpisce Cominetti (17-19), Held lo imita (23-23). Nel testa a testa finale dopo un set-point annullato, i calabresi trasformano quando Buchegger e Candellaro fermano Cominetti. Ma Bergamo c’è, Held pure (8 palloni a terra, 78%) e si nota già all’alba del secondo periodo (4-1, 6-2, 9-6).
Vibo si rialza e mette la freccia con Candellaro che blocca Cargioli (10-11) salvo venire ripagata subito con la stessa moneta (13-12 bloccato Fedrizzi). Nuovamente con il muro Vibo va al break 16-18 (ancora Candellaro su Padura Diaz) mentre uno dei rarissimi errori di Held porta gli ospiti al +3, ma ci pensa Copelli a mettere il 22-23. La discriminante tuttavia sono gli errori (11 totali): sanguinosi quelli di Cominetti per il possibile 23-23 e il servizio di Padura Diaz che consegna il doppio vantaggio alla Tonno Callipo.
I rossoblù cominciano il terzo set forte tanto quanto il secondo (6-2 e 11-8) sebbene l’ennesimo muro ospite costringa Graziosi a fermare la contesa (11-10). Una sosta ulteriormente motivante per Held che impallina in battuta (13-10 come avrebbe fatto anche sul 24-20) e che coincide con un calo di Buchegger (16-12 prima con due errori e poi con un muro di Cargioli 22-17). A proposito di attaccanti di palla alta, Graziosi aveva tolto Padura Diaz per adattare Mazzon in posto 2: lo schiacciatore ripaga con il 17-13 e con quello che permette agli orobici di accorciare le distanze in un periodo che i giallorossi terminano con 12 errori.
Altro avvio sprint e sempre con Held al servizio (6-2 con due ace dell’ex Reggio Emilia). Padura Diaz (7, 44%) conferma che la pausa è stata un beneficio ed è strepitoso protagonista del folgorante 11-4. Held piazza il 15-8 poi sale Cominetti che punisce al servizio (21-16) e a ripetizione in pipe (17-11 22-17 e 24-17). Vibo, che aveva proseguito l’alternanza delle bande (Terpin e Tallone) si arrende a Held, poi però cambia campo nel tie-break 6-8. Copelli agguanta gli avversari a 10 e nel momento caldo Bergamo cambia marcia. Con Padura Diaz e con Cominetti che mette il punto esclamativo da capitano vero.
Agnelli Tipiesse Bergamo-Tonno Callipo Calabria Vibo Valentia 3-2
(24-26, 23-25, 25-21, 25-22, 15-12)
Agnelli Tipiesse Bergamo: Catone 0, Held 23, Cargioli 5, Padura Diaz 19, Cominetti 17, Copelli 6, Pahor 0, Toscani (L), Mazzon 2. N.E. De Luca, Baldi, Cioffi, Lavorato, Jovanovic. All. Graziosi.
Tonno Callipo Calabria Vibo Valentia: Orduna 1, Terpin 10, Candellaro 14, Buchegger 14, Fedrizzi 17, Tondo 6, Tallone 4, Cavaccini (L), Mijailovic 8. N.E. Carta, Balestra, Belluomo, Piazza. All. Douglas.
Arbitri: Brunelli, Selmi.