Jaragua do Sul. Questa località del Brasile, sede della 25esima edizione della World League di volley maschile, sarà ricordata a lungo perché l’Italia di Berruto è riuscita nell’impresa di battere il Brasile due volte la squadra di casa. Impresa che non riusciva dal lontano 1995 quando nelle Fasi Finali di Belo Horizonte e Rio l’Italia s’impose 3-2 e 3-1 (in precedenza nel 1992 doppio 3-1 a San Paolo).
Gli azzurri hanno ottenuto la vittoria per 3-1 nella gara d’esordio. Birarelli e compagni hanno sbancato l’Arena Jaragua riconquistando così un successo in Sud America che mancava da più di dieci anni (Brasilia, 21 giugno 2003 Brasile-Italia 0-3 27-29, 23-25, 19-25). Un successo meritatissimo per gli uomini di Berruto che hanno giocato a viso aperto, senza timori e dimostrando di potersela giocare alla pari con la formazione numero uno al mondo. Berruto ha schierato la diagonale Travica-Zaytsev, Parodi e Kovar coppia di schiacciatori, Birarelli e Piano centrali, libero Rossini.
Nel primo set partono forte gli Azzurri che riescono ad accumulare sin dalle primissime battute un vantaggio di cinque lunghezze (6-1); margine che riusciranno a mantenere praticamente inalterato fino al termine del parziale vinto meritatamente 25-19. Per l’Italia ingresso in campo e conseguente esordio assoluto in Nazionale per Luigi Randazzo (21esimo atleta per la gestione Berruto). Per il Brasile ad un certo punto cambio della diagonale con l’ingresso di Raphael e Theo, ma le sostituzioni non hanno sortito l’effetto sperato.
Nel secondo parziale le squadre battagliano a viso aperto con i verdeoro feriti nell’orgoglio e gli Azzurri che continuano a fare la loro partita, senza mai farsi intimorire dall’ambiente. Quella disputata da Birarelli e compagni è una gara coraggiosa, tatticamente ordinata e molto intelligente. Gli attaccanti italiani sono in giornata positiva cosicché Travica può gestire il gioco a suo piacimento. Le formazioni rimangono sempre a contatto, con continui capovolgimenti di fronte, il finale poi è vibrante con i ragazzi di Berruto che riescono a chiudere 27-25 dopo aver fallito in precedenza una palla set sul 24-23, ma anche dopo averne annullata una agli avversari sul 25-24.
Il terzo comincia con Buti in campo dall’inizio al posto di Piano (cambio che il CT Berruto aveva già effettuato durante gli altri parziali, ma sempre in corsa); il motivo della gara non cambia: grande fisicità, le due squadre che si affrontano a viso aperto con Birarelli e compagni che cominciano ad accumulare un minimo vantaggio a metà parziale (dopo il 12-12, arrivano sul 15-13, 16-14 e 18-16). Il finale però è ancora da brivido con i verdeoro che prima agguantano la parità sul 20-20 per poi portarsi prima sul 22-20 e successivamente sul 24-20 riuscendo a chiudere 25-22.
Nel quarto è ancora grande battaglia, gli animi si infiammano e Bruno rimedia un cartellino giallo a metà del parziale per una decisione arbitrale; Birarelli e compagni non si scompongono e arrivano ad accumulare un margine minimo (16-13) che gli consentirà comunque di chiudere meritatamente sul 25-21 in proprio favore, grazie a un ace di Travica, un match storico per l’Italia.
Il secondo successo matura ancora per 3-1. Molto bene a muro gli Azzurri (14 di squadra contro i 6 del Brasile, 8 di Piano) così come ancora in evidenza gli attaccanti con Zaytsev autore di 23 punti seguito da Kovar e Parodi con 13. Confermati gli schieramenti di ieri con l’Italia scesa in campo con la diagonale Travica-Zaytsev, Parodi eKovar coppia di schiacciatori, Birarelli e Piano centrali, libero..
Nel primo set pronti via e l’Italia piazza immediatamente un break di 9-0 che la porta sul 10-1, i verdeoro sono spaesati e non riescono ad arginare la manovra italiana con Travica che orchestra a piacimento sfruttando ancora una volta la buona vena dei suoi attaccanti (Zaytsev su tutti 9). La partita si fa subito incandescente con Murilo che viene ammonito, l’Italia però mantiene la calma e gestisce il vantaggio chiudendo il parziale 25-17. Bene anche Piano a muro (4).
Il secondo parziale comincia con il solito cambio della diagonale (Raphael-Theo dentro) per il Brasile e con Mauricio al posto di Murilo. Il parziale è combattuto, l’Arena Jaragua è una bolgia e le due squadre si affrontano a viso aperto: sul 21 pari un turno al servizio di Mauricio sembra spezzare l’equilibrio (23-21 Brasile), ma gli Azzurri tengono botta e impattano nuovamente sul 24-24 quando poi sono gli uomini di Bernardo a riuscire ad imporsi ai vantaggi 26-24 e a portare la gara in parità.
Nonostante l’ambiente sia sempre più caldo l’Italia tiene botta nel terzo parziale. Le squadre sono in equilibrio fino al 14 pari, quando i ragazzi di Berruto piazzano un minibreak grazie agli ace di Parodi e Birarelli (14-16, 15-18). Il vantaggio però non basta e i verdeoro li riprendono (19-19 e 20-20). Il set si chiude sul filo di lana grazie a un buon turno al servizio di Parodi che permette a Zaytsev di piazzare i colpi che mettono di nuovo ko il Brasile (25-23).
Quarto set in equilibrio costante, ma i ragazzi di Berruto tengono botta, nessun timore e cuore oltre l’ostacolo. Si portano sul 18-15 e poi sul 20-16, anche grazie a qualche errore gratuito degli avversari, che invece appaiono accusare il colpo e finiscono poi per cedere parziale e match 25-20 conclusosi con un’invasione da seconda linea di Mauricio. “Sono passati undici anni perché l’Italia vincesse di nuovo in Brasile e ora sono bastate diciotto ore perché conquistassimo due vittorie consecutive” – ha detto Berruto.