Agnelli Tipiesse Bergamo-Conad Reggio Emilia 3-1
(25-23, 25-18, 21-25, 25-21)
Bergamo: Padura Diaz 24, Mancin, D’amico (L), Cargioli 5, Finoli 1, Terpin 21, Pierotti 6, Larizza 11. N.E. Cioffi, Ceccato, Abosinetti, Baldi, De Luca. All. Graziosi.
Reggio Emilia: Zamagni 7, Catellani, Held 16, Sesto 5, Scopelliti, Cominetti 22, Mian, Cantagalli 12, Garnica 1, Morgese (L), Suraci, Marretta. N.E. Cagni. All. Mastrangelo.
Arbitri: Venturi, Gasparro.
Per una Supercoppa ci vuole una SuperBergamo. Un claim preso alla lettera nel modo migliore. Manco fosse una sceneggiatura da Oscar. Per la regia (Juan Ignacio Finoli), per il livello degli interpreti, per la location. L’Olimpia aveva lasciato il Palasport di Bergamo il 14 febbraio del 2020, oggi l’Agnelli Tipiesse è stata avvolta da tutto l’amore e dalla passione di un pubblico che aspettava un momento così bello da tanto tempo. La seconda Supercoppa su due arriva in una serata che resterà a lungo scolpita nella memoria: 3-1 su Reggio Emilia al termine di un match “super” nel vero senso della parola. Si diceva degli interpreti, appunto. La squadra, eccezion fatta per la distrazione del terzo periodo, ha saputo reggere la pressione con forza e mentalità devastante. Lo ha dimostrato in avvio quando Padura Diaz ha “stampato” il suo biglietto da visita con 7 punti e il 100% (!!!) in attacco e lo ha ribadito quando Terpin – Mvp della manifestazione – si è preso i riflettori nel secondo periodo mettendo 8 palloni a terra (67%).
Rossoblù praticamente sempre avanti e capaci di resistere al ritorno reggiano che ha provato a fare perno sull’indiscutibile “peso” del servizio. La Conad, che ci aveva provato per i primi 50′, ha punito i nostri alla prima distrazione nel terzo periodo allungando subito e strappando nel finale. Per l’impronta eloquente però i ragazzi di Graziosi hanno “atteso” il cuore del quarto periodo, quando quello che rischiava di materializzarsi come un estenuante punto a punto è stato divelto da un maestoso Jacopo Larizza: 3 punti di cui due muri sono stati suoi nel break 4-1 (da 16-14 a 20-15). La migliore premessa per l’apoteosi. Per una Supercoppa, per una SuperBergamo. Con Cargioli che alza al cielo il terzo trofeo da capitano in due anni. Ma questo ha un valore a tratti indescrivibile. Perché certe emozioni non si riescono a mettere “nero su bianco”. Si possono solo vivere.