Scanzo, questo amaretto di Saronno va sempre di traverso

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Non succedeva dall’11 febbraio con Caronno, in trasferta addirittura dal 5 novembre a Malnate. Scanzo – nonostante i 27 punti di Falgari – torna a scontrarsi con l’amaro sapore della sconfitta, dopo nove affermazioni consecutive. Brucia anche perché lo stop arriva ancora a Saronno, come nella finale playoff dello scorso anno. Ma anche perché la capolista mette del suo per restare a mani vuote. Apice degli sprechi il primo set in cui viene cestinato un 24-22 mentre nel terzo e nel quarto si gettano alle ortiche varie occasioni per rientrare in gioco. Per conservare il primato, con Yaka che non sbaglia (3-0 su Monza) e passa da -4 a -1, dunque si dovrà superare la Besanese tra sette giorni al PalaDespe.

Scanzo confeziona il primo break con sul 10-12 e si spinge fino al +4 (ace di Falgari). Prima avvisaglia dei padroni di casa sul 20-21, poi arrivano gli sprechi dei nostri. Sopra 22-24, due muri su Innocenti e Falgari che pesta la linea dei tre metri indirizzano il set dei rimpianti in direzione degli amaretti. Un piccolo contraccolpo psicologico che la capolista supera quando aggancia a quota 6 i padroni di casa, scappati all’alba del secondo periodo. Giusto il tempo per rimettersi in sesto e ingranare la marcia (7-10).

forbes

Lo sviluppo sembra un film già visto poiché Scanzo prende e riprende il +4 (9-13 e 15-19), i padroni di casa restano in scia (18-19 e 20-21). Ma il time-out chiamato da Fabbri fa bene ai suoi che accelerano con il muro (20-23) e tengono il margine fino all’1-1. La scelta di fermare il gioco sembra pagare anche alla ripresa visto che i giallorossi sotto 6-2 riallacciano a 7. Sembra, appunto. Perché da quel momento inizia una fase in apnea totale che vive la sua fase clou: a -4 fino al 17-13, Scanzo manca due volte nella stessa azione la palla per il 18-17. E la luce si spegne: 5-0 e Saronno torna in vantaggio.

Una situazione talmente anomala che, di fatto, fa inceppare Valsecchi e compagni. Che perdono lucidità, brillantezza e cinismo. Lo testimonia per primo il fragoroso 7-1 subito (da 3-5 a 10-6) che obbliga nuovamente alla rincorsa. I varesini però, senza nulla da perdere e con la voglia di salutare al meglio i loro tifosi, sentono profumo d’impresa e giocano approfittando di ogni impaccio altrui (15-10). Quando il discorso sembra chiuso la “risposta” con l’1-7 e il sorpasso (16-17). A riprova d’essere in controtendenza rispetto alle abitudini che vedono i nostri glaciali nelle fasi calde, giunge però un altro black-out stavolta letale: 21-18 con un paio di regali e 3-1 finale la logica risultante. (U.S.)

Saronno-Scanzo 3-1
(27-25, 22-25, 25-19, 25-22)

Saronno: Fumero 9, Peslac 5, Fontana 17, Falanga 19, Berghella 5, Tosi 5, Guglielmo (L), Guaragna (L), Gallo, Olivati 12. N.e. Cafulli, Buratti, Turolla, Scurzoni, Vlasceanu. All. Chiofalo.

Scanzo: Martinelli 3, Innocenti 8, Gritti 9, Falgari 27, Cattaneo 9, Valsecchi 13, Fornesi (L), Viti (L), Marzorati. N.e Rondi, Gavazzi, Magnifico, Caldara. All, Fabbri.

Arbitri: Beuto, Tersigni.