Ci sono partite che pesano più di altre. Specie quando, nell’arco di venti giorni, si entra in una serie negativa dopo i primi due successi consecutivi. Le avvisaglie erano già arrivate chiare con il primo brusco stop con Dual Caselle, a cui sono seguiti quelli con Montichiari e con Modena (da 0-2 prima della reazione, ma con ampi e variegati passaggi a vuoto). Quando però la sfida a Cazzago, alla vigilia alle spalle di un punto, assume un valore già delicato e viene fallita sotto ogni punto di vista, allora urge premere il tasto “reset”. E pure in fretta.
Con i bresciani – con l’ex Pinna a recitare il ruolo di superstar con 28 palloni a terra (66%) – servivano risposte, soprattutto sul piano dell’atteggiamento e della convinzione. Invece la Pog non entra in gara per la prima ora, artiglia il terzo periodo alla quinta opportunità dopo aver annullato anche un match-point ma nel momento della spinta verso il tie-break s’incarta, ripiomba nel torpore e resta a bocca asciutta. La Radici ringrazia e mette la freccia su un Grassobbio con scarsa propensione al sacrificio, a tratti nervoso e troppo brutto per essere vero.
Già la partenza è più falsa che non si può (1-6 e 6-12) con gli ospiti che tengono il margine e trovano la costanza che manca ai bergamaschi neppure in grado di tentare di avvicinarsi. Ci si attende un sussulto e invece accade il più classico dei “copia e incolla” al rientro: Cazzago in fuga e doppiaggio che stavolta arriva sul 9-18 con un gap che si riduce, al massimo, a -5. Come al PalaPanini sabato scorso, Corti e compagni in doppio svantaggio fanno suonare la sveglia seppur con colpevole ritardo. Tanto che arriva il primo start finalmente di livello (8-3, 12-4). Sul 19-13 ecco riaffiorare la sonnolenza a scapito del cinismo: 4-10 di break, aggancio a 23 e via alle danze chiuse 31-29. Per restare in linea con sabato, si auspica una inerzia quantomeno in bilico. Non necessariamente un avversario inchiodato a 9, ma nemmeno lasciato scappare subito senza opporre la minima resistenza. E invece, anziché cambiare ritmo verso un tentativo di parità, Corti e compagni chiudono la serata con la stessa inconsistenza dei primi due periodi. Dal 7-7, il classico 0-5 e uno strappo che si riduce per un attimo a -2 prima del nuovo allungo dei ragazzi di Tiberti che salutano, vincono e sorpassano.
Sabato alle 21 nuovo appuntamento al PalaNovaGas contro Bologna, compagine che ha nei piani l’immediato ritorno in serie A3. (Fonte: Pog Grassobbio)
Pog-Cazzago 1-3
(18-25, 16-25, 31-29, 19-25)
Mgr Grassobbio: Musitano 15, Bolla 15, Corti 12, Colombi Manzi 2, Gritti 10, Vavassori 2, Boschini (L), Mauri 1, Savino, Magatelli 2, Cornaro, Ravasio 1. N.e. Cavoto,. All. Incitti.
Cazzago: Zamboni 12, Gamba 12, Pinna 28, Zanardini 7, Nobile 5, Statuto 3, Braghini (L), Crosatti, Marchetti 5, Dal Bon 1, Sarzi Sartori 2. N.e. Beretta, Facchinetti, Mansutti. All. Tiberti.
Arbitri: Zollino e Veronese.