Volley, Alessandro Boroni ricomincia dalla panchina e sceglie Pog Grassobbio

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Entusiasmo, idee chiare, voglia di trasmettere tanto a tutti. Con il profilo basso tenendo alta la voglia di lavorare giorno dopo giorno verso un solo obiettivo: la risalita in serie B. Alessandro Boroni, classe 1984, è la nuova guida tecnica della Pog. Nel suo staff oltre a Flavio Rota, Pierangelo Vavassori, Davide Gurioni e Alberto Brambilla ovvero un poker in modalità “hi-fi” per mettere il coach nelle migliori condizioni possibili.

L’allenatore, che in campo da posto 4, con le maglie di Milano, Costa Volpino e Bergamo senza dimenticare il poker di stagioni sarde tra Olbia e S. Antioco, ha inanellato soddisfazioni e promozioni. Ora, dopo l’ultimo titolo provinciale con l’Under 19 di Scanzo, è prontissimo per la nuova avventura a Grassobbio.

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STOP&RESTART – “Dopo l’ultimo anno da giocatore a Gorlago, ho staccato un po’ la spina. Una sorta di necessaria operazione detox visto quanto la pallavolo abbia assorbito non solo quasi 20 anni del mio percorso agonistico, ma anche tante energie fisiche e mentali. Una scelta che mi ha portato a voler scoprire come si stesse seduti in panchina, in una nuova mansione che mi ha affascinato da subito”.

SCANZO E DINTORNI – “Il primo anno, nell’ambito del progetto Young Volley Club, ho guidato l’Under 19/Seconda Divisione a Seriate poi l’anno successivo con lo stesso gruppo, in Prima Divisione, si è sfiorata la semifinale play-off per l’accesso alla serie D. Nell’ultima annata, in un cammino alquanto impegnativo, con l’Under 19 di Scanzo si sono vinti i campionati provinciali. Una bella soddisfazione sebbene avessimo potuto fare qualcosa meglio nella difesa del titolo in ambito lombardo”.

BONNY, AMICO MIO – “Una delle persone con cui c’è sempre stato grande feeling è Lorenzo Bonetti. Mi ha sempre seguito con amicizia e affetto in questo iter dopo aver diviso tante volte lo spogliatoio in diverse squadre. Quando mi ha paventato l’ipotesi Pog non ci ho pensato due volte. Anche perché mi ha ritenuto il profilo adatto per portare qualcosa di nuovo. Di questo ne sono grato a lui ed alla società e non vedo l’ora di fare di tutto per ripagare la fiducia”.

IL GRUPPO – “Il mio predecessore Fabrizio Incitti è uno dei migliori allenatori nel panorama bergamasco e non solo. E’anche fisiologico che dopo molti anni a livelli egregi, il gruppo avesse la necessità di nuovi stimoli e di quella fame adeguata per impegnarsi in qualcosa di nuovo”.

LA FAME – “Sono il più giovane in uno staff tecnico d’altissimo profilo perciò ho tutto da dimostrare. Da Rota imparerò tanto, conosco e apprezzo Brambilla per la sua capacità di entrare in sintonia immediata con i ragazzi mentre la precisione di Gurioni sarà basilare per le analisi. Ho tanto entusiasmo e ho accettato la sfida della serie C perché sono convinto che il roster sarà competitivo per centrare l’immediato ritorno in B”.

NEL BAGAGLIO – “Oltre alla voglia di lavorare, sono il primo che si deve mettere alla prova e ho tutta l’intenzione di farlo nella maniera più umile ed efficace possibile anche sulla scia di quanto appreso in tanti anni da veri maestri e punti di riferimento da cui ho avuto la fortuna d’essere allenato quali Massimo Eccheli e Luciano Cominetti. Posso dare tanto tecnicamente, ma anche motivare quotidianamente il gruppo. Ognuno ha obiettivi personali tra chi vuole mettersi alle spalle l’ultima retrocessione, chi ha giocato meno e vuole scalare le gerarchie, nuovi elementi che vogliono mettersi in luce e giovani desiderosi di crescere per diventare un cardine per gli anni a venire”.

ONORI ED ONERI – “Grassobbio è un onore come lo è presentarsi ai blocchi come una delle favorite. L’onere anche sapere che chiunque troveremo cercherà di dare più del massimo per provare a batterci. Un qualcosa che imporrà sempre massima concentrazione e compattezza del collettivo. Non si inventa nulla. Ogni cosa si costruisce attraverso l’allenamento e vorrei vedere il gruppo diventare squadra nel più breve tempo possibile”. (Fonte: Pog Grassobbio)