Giorgia Frigeni e il podio sfiorato ai World Games: “E’ stato come portare la ginnastica aerobica alle Olimpiadi”

La 20enne di Cividate al Piano ha ottenuto il quinto posto nell'aerobic dance all'interno della rassegna andata in scena in Cina.

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Giorgia Frigeni ha soltanto ventidue anni, eppure è una delle atlete più esperte della ginnastica aerobica italiana.

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L’atleta di Cividate al Piano ha contribuito al quinto posto ottenuto dalla formazione tricolore nell’Aerobic Dance ai World Games, le “Olimpiadi” degli sport non inseriti nel consesso a cinque cerchi.

Un risultato importante per la portacolori della Polisportiva Ghisalbese, ma dal sapore amaro a causa della mancata qualificazione alla finale per una manciata di centesimi.

Un esito che spingerà Frigeni a fare ancora meglio per brillare nuovamente sul panorama internazionale dove si è già presa alcune soddisfazioni.

Quali emozioni ha provato ai World Games?

Allora, innanzitutto, sicuramente è stata una grandissima esperienza. Per me era la prima volta che partecipavo a questa competizione, mentre altri miei compagni erano già alla seconda edizione. Devo dire che era un ambiente diverso rispetto alle gare a cui siamo abituati, molto grande, molto bello, ben organizzato. È stato molto emozionante entrare su una pedana, diciamo, di un certo spessore. C’è un po’ di rammarico per il quinto posto, anche perché veramente di pochissimo non siamo riusciti a centrare la finale, però le altre nazioni comunque erano molto forti e ben preparate, quindi noi abbiamo fatto il nostro e siamo felici e comunque soddisfatti.

Cosa vi è mancato per centrare la finale?

In realtà noi abbiamo dato quello che eravamo in grado di fare. Chiaramente c’è stata qualche imprecisione, come sempre, ma abbiamo lavorato molto per cercare di raggiungere la finale. E’ mancata forse un po’ di esecuzione, tuttavia abbiamo dato il massimo e fatto il nostro dovere.

L’ambiente assomiglia un po’ a quello delle Olimpiadi?

Avendo sempre visto le Olimpiadi, soprattutto nella ginnastica, devo dire che il palazzetto era molto simile, sembrava veramente di prendere parte ai Giochi, cosa per noi impossibile. La competizione dopotutto è stata organizzata in maniera molto simile con tanto di Villaggio per gli atleti, dove ci trovavamo tutti insieme con gli sportivi di altri sport e nazioni. Il Palazzetto era inoltre molto grande, con il pubblico presente su tutti e quattro i lati, come a un’Olimpiade.

 World Games
Giorgia Frigeni con i compagni della Nazionale ai World Games

Esiste la possibilità di entrare nel consesso olimpico in futuro?

E’ un po’ di anni che si parla di inserire la ginnastica aerobica come sport promozionale, ma per ora non sappiamo se questa eventualità possa concretizzarsi. Intanto teniamoci i World Games.

Perché ha deciso di intraprendere questa carriera?

In realtà quando ero alle elementari avevo fatto un corso di ginnastica artistica e mi era piaciuto parecchio. Purtroppo l’anno successivo alla mia scuola non era stato più organizzato, così ho cercato la palestra più vicina a casa mia e ho trovato a Ghisalba. All’inizio ho proseguito con l’artistica, poi dopo un anno mi hanno selezionato per l’aerobica e mi sono ritrovata lì. E’ ormai dal 2014 che gareggio quindi direi che è andata bene.

Cosa differenzia la ginnastica aerobica dall’artistica?

Nell’artistica siamo abituati a vedere i vari attrezzi come parallele, trave e volteggio, mentre qui eseguiamo soltanto esercizi simili al corpo libero. La pedana è chiaramente diversa e l’esercizio è un po’ più ‘danzato’, nel senso che abbiamo una serie di passi ben definiti da completare. Poi ci sono elementi di varia difficoltà come elementi di forza, equilibrio, salto e la routine dura circa un minuto e mezzo. La cosa più bella di questa disciplina che, oltre alle categorie individuali, esistono categorie composte e soprattutto miste, quindi è possibile gareggiare insieme agli uomini e questo è un aspetto bellissimo che poche discipline hanno.

Come si costruisce una coreografia?

Generalmente si cerca prima una colonna sonora che rappresenti un atleta se si parla di livello individuale oppure di una categoria composta se si parla di gruppi. Ultimamente c’è l’aspetto del tema, per cui si cerca di trovare una coreografia che racconti una storia e si cercano canzoni ad hoc per permettere la riuscita di tutto ciò. Poi gli elementi di difficoltà cambiano in base alle capacità degli atleti che decidono se inserire o meno degli elementi. In base a quello aumenta o diminuisce il coefficiente e si possono inserire delle transizioni, delle collaborazioni quando si parla di categorie composte. La coreografia viene realizzata con gli allenatori che creano le sequenze dei passi e durante l’esercizio ci si scambia, si occupa la pedana quindi è abbastanza complicato anche la costruzione coreografica, visto che bisogna sempre seguire la musica, fare delle precise formazioni e anche inserire degli elementi. E il tempo è poco.

Come riesce a far convivere l’università e l’attività ad alto livello?
Ora sono più tranquilla rispetto alle superiori, non avendo la frequenza obbligatoria se si escludono i laboratori, poi alla Bicocca sono una studentessa atleta, quindi diciamo che se non riesco a frequentare qualche lezione, posso usufruire delle registrazioni ed evitare le assenze. Chiaramente è difficile restare al pari con tutto, visto che le trasferte portano via parecchio tempo. Ci sono periodi in cui mi concentro un po’ di più su una e altri sull’altra, ma diciamo che sto cercando di mantenere un equilibrio abbastanza funzionale.

La vedremo in futuro nell’individuale a livello internazionale?

No, in realtà non penso che a breve termine sia possibile. Si vedrà in futuro, dipende in base a quanto continuerò a gareggiare e come saranno messi gli altri. Sarà un po’ difficile, però la speranza non finisce mai.

Quali sono i prossimi obiettivi?

A ottobre ci sarà la Coppa Italia con cui parteciperò con la mia società nel trio e nella gara a squadre, tuttavia sarò presente anche nell’individuale. A dicembre poi ci sarà la Serie A dove sarò al via ancora con la mia squadra, mentre a novembre ci saranno gli Europei in Azerbaigian e prenderò parte sempre nell’aerobic dance.