Nella cornice del salone delle feste dell’Hotel Bigio, venerdì 21 ottobre, si è consumata una celebrazione che San Pellegrino, ogni anno, dedica alla Medicina sportiva in ricordo di Angiolino Quarenghi. A lui, infatti, già medico sportivo della Grande Inter per 17 anni, ma dal 1964 anche responsabile sanitario della società Oransoda Cantù di pallacanestro e nel 1970 nell’atletica della Snia Viscosa di Milano, è intitolato il premio.
Un premio che ha origini lontane; risale, infatti, al 1995 sotto l’egida del CONI e del Panathlon Bergamo rappresentati alla cerimonia da Lara Magoni, nelle vesti di delegata del CONI, nonché assessore regionale al Turismo, Marketing territoriale e Moda; e da Gianluigi Stanga, attuale presidente del Panathlon Mangiarotti di Bergamo.
Alla cerimonia c’erano molti invitati del mondo sportivo: dirigenti, atleti ed ex atleti del mondo del ciclismo e del pugilato, coordinati da Mario Sturla: da Gianni Bugno a Pierino Gavazzi, da Giovanni Mantovani a Ivan Gotti da Evgenji Berzin a Nicholas Spinelli; il pugilato era rappresentato dall’attuale campione europeo dei pesi gallo Alessio Lorusso, titolo conquistato pochi giorni fa alla Monza Arena contro lo spagnolo Sebastian Perez.
La serata, affidata alla competenza del Comitato Coppa Quarenghi, è stata condotta magistralmente dal dottor Giampietro Salvi. Il premio, quest’anno, è stato assegnato al dott. Maurizio Casasco, bresciano d’adozione, ma pavese di nascita (di Rivazzano Terme). Classe 1954, vanta un lunghissimo curriculum. Attualmente ricopre la carica di presidente della Federazione medico-sportiva italiana ed è presidente dell’Executive Board della Federazione europea di medicina dello sport, oltre che essere componente del Consiglio federale del CONI.
Prendendo la parola, il dott. Casasco ha sottolineato l’importanza della ricerca scientifica fatta sugli atleti professionisti per comprendere la differenza tra età biologica ed età anagrafica, dimostrando come le capacità funzionali, rispetto al dato clinico possono rendere l’individuo capace di reagire per allenamento e performance in modo diverso da persona a persona rispetto all’attività personale che conduce anche di fronte a una età non più giovanile. “La Medicina dello sport – ha sottolineato Casasco – ha permesso di capire in modo scientifico proprio a partire dagli studi fatti al massimo livello del professionismo sugli atleti, quale sia la capacità funzionale di un individuo”. Il dott. Casasco è anche autore di numerose pubblicazioni scientifiche e relatore in diversi convegni nazionali e internazionali di economia, sport, industria e credito. Alle ultime elezioni è stato eletto alla Camera in quota a Forza Italia.
A Maurizio Casasco è stato quindi assegnato il Premio Angiolino Quarenghi, che consiste in un Trofeo, opera dello scultore Elia Ajolfi. In sala, a porgere il saluto e il ringraziamento per il ricordo del padre, le figlie di Angelo Quarenghi: Annamaria, Michelle e Paola che hanno ricordato la figura del padre e non solo del medico. La Clinica Quarenghi a San Pellegrino è una istituzione viva nel tessuto sociale della cittadina termale e punto di riferimento per i tanti che vi sono transitati per le cure e dove opera il neurologo dott. Giampietro Salvi.
L’ALBO D’ORO
1995: Mario Quattrini
1996: Alfredo Calligaris
1997: Paolo Zeppilli
1998: Mario Mangiarotti
1999: non assegnato
2000: non assegnato
2001: non assegnato
2002: Eynar Eriksson
2003: non assegnato
2004: Giorgio Santilli
2005: Peter John Jenoure
2006: Leonardo Vecchiet
2007: Kenneth Cooper
2008: Enrico Castellacci
2009: Guy Thibault
2010: Antonio Dal Monte
2011: Julio Cesar Legido Arce
2012: Pietro Enrico di Prampero
2013: Paolo Cerretelli
2014: Fabio Pigozzi
2015: Giuliano G. Cerulli
2016: Arsenio Veicsteinas
2017: non assegnato
2018: Albino Rossi
2019: Jean-Luc Truelle
2020: Mario Sturla
2021: Marko Vidnjevic
2022: Maurizio Casasco