Tennis: Madrid sotterra anche Nole

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Non si fermano le polemiche nei confronti della terra blu, ma soprattutto non si fermano le sorprese nel ATP Master Series di Madrid. Per la prima volta nel 2012, un torneo che vedeva ai nastri di partenza 3 dei 4 fab-four (solo Murray a casa per infortunio), promuove alle semifinali solo uno dei superfavoriti. La stranezza ulteriore sta nel fatto che l’unico superstite sia lo sfavorito dalla superficie e quello che sulla carta aveva il tabellone peggiore. Si devono assorbire le polemiche dello zio-allenatore di Nadal, su collocazione e tipologia del torneo (” Ho detto numerose volte a Rafa di non giocare a Madrid, ma alla fine gli organizzatori con questa scelta hanno penalizzato i giocatori spagnoli che sono soprattutto terraioli. È un evento collocato in una data sbagliata e spero che Tiriac se ne vada, così possiamo organizzare il torneo senza di lui. La colpa è anche dell’Atp, che gli ha permesso di fare tutto questo”. ) e capire per quale motivo anche il numero 1 al mondo oggi sia uscito senza battere ciglio. Sicuramente la ragione e il torto non stanno nitidamente su un fronte o sull’altro, ma l’importante sarebbe quantomeno garantire ai campioni  di potersi  esprimere al meglio. E nessuno ha dato testimonianza di questa garanzia.

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Dal campo, detto della inaspettata caduta di Nole, meriti a Janko Tipsarevic capace di una partita solida come mai forse aveva prodotto contro l’amico. Il sorriso di Djokovic al momento della stretta di mano, vale quanto un trofeo. Dopo aver conquistato il primo parziale al tie break (7-2), non si volta più indietro salendo 5/2 e 0-40 sul servizio dell’avversario. Nonostante i tre match-points annullati, la testa resta quella giusta e nel successivo turno di battuta alla quarta occasione arriva il momento della gioia (seppure contenuta). 7/6 6/3 in poco più di un’ora e mezza.

A seguire esibizione di un Federer sempre più convincente, capace di regolare in due set (6/4 6/4) uno specialista come David Ferrer. Non solo, considerando il momento di forma dell’iberico e la carica proveniente dalla splendida vittoria su Almagro, tutto meno che una passeggiata si aspettavano i tifosi di Re Roger. Bene con servizio e dritto, solido e probabilmente più “leggero”mentalmente per aver visto i propri avversari più accreditati, salutare anzitempo il torneo. Anche la semifinale, proprio contro Tipsarevic appare ora più “semplice” rispetto a quella prospettata contro il cannibale Djokovic.

Veniamo alla parte inferiore del tabellone. Berdych, sta giocando su livelli stratosferici ed oggi ha annichilito Verdasco, incapace di bissare l’impresa contro Nadal dopo la “sbornia emotiva” del giorno precedente. 6/1 6/2 in poco più di un’ora, letteralmente impressionante. Considerando anche l’ottavo di finale, non stupitevi se indichiamo in lui il maggiore favorito per la vittoria finale al momento attuale. Proverà a fermarlo in semifinale il redivivo Martin Del Potro, che supera l’ostacolo Dolgopolov 6/3 6/4. L’argentino sta ritornando sui livelli che gli competono e viene da un successo all’Estoril. Scontro fra titani in attesa del probabile assalto finale a Federer, sorprese permettendo.

Semifinali femminili con il “classico “confronto fra Azarenka (3/6 6/3 6/3 alla Li) e Radwanska (6/4 6/4 alla Lepchenko). Ultimo confronto a Stoccarda e precedenti tutti pro bielorussa e numero 1 del mondo. Seconda sfida fra Serena Williams (6/1 6/3 ad una irriconoscibile Sharapova) e la sorpresa Hradecka (7/6 7/6 alla Stosur), con l’americana nettamente favorita, pronta a testare in finale la dominatrice della stagione WTA.

( commento di Luca Polesinanti )