Si è conclusa con la sessione serale anche questa intensa giornata dell’Open d’Australia 2013, che vede ora allineati entrambi i tabelloni alle semifinali. Come spesso capita nel primo Major della stagione alla fine del torneo maschile giungono le prime 4 teste di serie che pur con cammini differenti, riescono a centrare l’obiettivo “minimo” che lo status di “favoriti” gli imponeva.
In ordine di classifica, il numero 1 Novak Djokovic, sorprende per la facilità con cui oltrepassa l’ostacolo Berdych (6/1 4/6 6/1 6/4) a fronte della estenuante e magnifica maratona con Wawrinka negli ottavi di finale (5ore e 2minuti), mentre il suo prossimo avversario, David Ferrer, sfodera l’arma della migliore condizione fisica per aggiudicarsi il derby con Nicolas Almagro, mai così vicino a centrare un grandissimo risultato (4/6 4/6 7/5 7/6 6/2). Ora entrambi scenderanno in campo con alle spalle battaglie sofferte, ma crediamo sia davvero difficile non vedere nuovamente Nole in finale.
Nella metà inferiore emergono Andy Murray (6/4 6/1 6/2 alla sorpresa Chardy) e Roger Federer (7/6 4/6 7/6 3/6 6/3 dopo quasi 3ore e 30minuti su Tsonga). Il britannico è apparso decisamente il più in palla del “gruppo” non lasciando per strada nemmeno un set (merito anche di un tabellone decisamente comodo), mentre lo svizzero finora era apparso in condizione sfavillante, lasciando solo le briciole ad avversari comunque insidiosi (Tomic, Raonic). Quest’oggi di fronte ad un combattivo Tsonga, sono apparse le prime piccole crepe, vedremo se affrontando nuovamente l’uomo che gli ha sfilato dal collo la medaglia d’oro di Londra, saprà tamponarle o sarà costretto a cedere di nuovo le armi. Oggettivamente il pronostico appare molto più incerto della prima semifinale.
Fra le donne, mancano all’appello invece due delle 4 favorite. Se per Agneska Radwanska, tuttosommato la “sostituta” (Na Li) non può essere definita certo una sorpresa, fa notizia invece il tonfo di Serena Williams, sicuramente accreditata da tutti come la favorita ad alzare il primo trofeo Slam del 2013. Sloane Stephens (indicata proprio come l'”erede” delle sorelle Williams) gioca il match della vita, rimonta e batte la più quotata avversaria in tre combattutissimi set (3/6 7/5 6/4), guadagnandosi a pieno titolo la possibilità di sfidare la numero 1 del mondo in semifinale. Viktoria Azarenka soffre nel primo parziale per poi travolgere nel secondo Svetlana Kuznetzova (7/5 6/1) ed ora (sulla carta) ha la strada spianata verso la finale, ma attenzione ai numeri della colored USA, ora più che mai pericolosa. Maria Sharapova (6/2 6/2 alla connazionale Makarova) finora è stata perfetta e così come Murray nel maschile appare quasi “intoccabile” dalle avversarie, vedremo se le trappole “cinesi” della Na Li (7/5 6/3 alla Radwanska) sapranno mettere qualche freno a questa “macchina perfetta”.
Parentesi tricolore con gli ottimi risultati che arrivano dal torneo di doppio e da quello Juniores. Cominciando proprio da quest’ultimo, segnaliamo con enorme piacere l’approdo ai quarti di finale di Gianluigi Quinzi e Filippo Baldi, le nostre migliori “giovani speranze”. Benissimo ancora una volta il doppio in gonnella con Sara Errani e Roberta Vinci che centrano la quinta finale di uno Slam spazzando via la coppia russa Makarova-Vesnina (6/2 6/4) ed ora come dodici mesi fa si giocheranno l’ultimo match del torneo con la speranza di cambiare il risultato finale. Sorpresa in positivo anche per il doppio maschile, dove Fabio Fognini e Simone Bolelli sconfiggono i colombiani Cabal-Farah (1/6 6/4 6/3), guadagnandosi la semifinale e la possibilità di sfidare senza timore reverenziale i “mostri sacri” Bryan&Bryan. Proprio la coppia, che tanto bene sta facendo dall’altra parte del mondo sarà quella “titolare” nella sfida di Davis contro la Croazia (Torino 1-3 Febbraio), che vede ai nastri di partenza anche Andreas Seppi e Paolo Lorenzi. Per il tennista senese, un gradito ritorno nella competizione dell’insalatiera, dopo l’esordio contro gli Orange olandesi nel 2010. Avversari già designati Cilic (reduce proprio dalla sconfitta in Australia contro Seppi), Dodig, Veic e Pavic.
( commento di Luca Polesinanti )