Biennale Arte, Fürstenberg Fassio: “Banca Ifis nell’arte grazie a scultura contemporanea”

17

(Adnkronos) – "Ifis è entrata nel mondo dell'arte con la scultura contemporanea, in particolare con la nostra collezione Parco Internazionale di Scultura, che vi invito a visitare, composto da 22 ettari di sculture iconiche del panorama internazionale. Siamo presenti a Venezia con ‘Casa Banksy', come la chiamo io, con il bambino migrante di Banksy. Il messaggio che questo artista vuole veicolare con quest'opera è la tutela dei diritti universali dell'uomo e dei bambini, quindi, partendo dalla Carta dell'Onu del 1948, Banksy chiede alla società contemporanea, in questo caso all'Europa, di essere il veicolo per sollevare e parlare di questo tema”. Così Ernesto Fürstenberg Fassio, presidente di Banca Ifis, a margine della presentazione di 'Ifis Art', alla Biennale Arte di Venezia. Il progetto voluto e ideato proprio dal presidente, raccoglie tutte le iniziative realizzate dalla Banca per la valorizzazione dell’arte, della cultura, della creatività contemporanea e dei loro valori: dalla collezione d’arte al Parco Internazionale di Scultura, dal progetto di recupero dell’opera di Banksy e di restauro del Palazzo San Pantalon che la ospita, da Economia della Bellezza al sostegno di manifestazioni artistiche e culturali, da programmi di education a prodotti editoriali. “Su questo interverremo in un progetto congiunto con Genesi, un progetto d'arte molto importante per la tutela dei diritti umani, guidato da Letizia Moratti. Porteremo un'interazione fra quest'opera e i temi che Genesi vuole tutelare – spiega il presidente di Banca Ifis – E’ un messaggio importante: non è un caso che Banksy abbia scelto Venezia per lasciare questo messaggio su questo palazzo. Venezia è una città internazionale, è una città che ha un'economia molto virtuosa, ha una serie di problemi dovuti anche all'urbanistica, alla gestione della città, ma Ifis è con Venezia e sosterremo tante iniziative qui”.  Ifis art si articola in una serie di iniziative, a partire dall’importante collezione d’arte che la Banca ha acquisito nel tempo, costituita da oltre 100 opere di 50 artisti, che spazia dall’arte classica a quella contemporanea. Alcune tra le più importanti opere della collezione hanno trovato la loro casa naturale nel Parco Internazionale di Scultura di Banca Ifis, un progetto curato da Giulia Abate e Cesare Biasini Selvaggi, all’interno dei 22 ettari di giardino di Villa Fürstenberg, a Mestre. A partire dal prossimo 28 aprile 2024, quindi, il parco sarà aperto al pubblico e visitabile gratuitamente ogni domenica (escluse le festività), previa prenotazione tramite l'app dedicata “Ifis art”. Il Parco sarà ricco di iniziative, inaugurando il Public Program del Padiglione Italia alla Biennale Arte 2024 di Venezia.  Il presidente ripercorre, poi, il valore della sinergia tra pubblico e privato: “Il pubblico fa tanto. L’Italia è un Paese che ha nella sanità, nell'istruzione e nella giustizia, un rispetto dei diritti per tutti. Spesso guardiamo alla spesa pubblica e pensiamo che sia eccessiva, ma dobbiamo guardare anche alla tutela dei diritti che il nostro Paese è in grado di dare. Mario Draghi, quando chiamò la collaborazione privato-pubblico, in cui ricordò che la sinergia parte dal pubblico e con essa anche i progetti, ma non tutti i progetti possono essere finanziati dal pubblico. In questo caso – prosegue – noi come banca privata per il 51%, ma anche del mercato per il restante 49%, abbiamo aderito a questo tipo di metodologia e cerchiamo di sostenere il pubblico attraverso il ministero della Cultura, del Turismo, con il Coni e anche attraverso le iniziative col presidente Malagò per le borse sportive degli atleti juniores – ha illustrato il presidente -. Il nostro intento è quello di redistribuire una parte del nostro profitto anche in progetti che possano sostenere il Paese e la sua economia”.  Fürstenberg Fassio, poi, fa un accenno anche a ‘Venezia Bond’: “Questo tipo di strumento finanziario che stiamo studiando potrà intervenire sull'economia e sull'artigianato veneziano e sostenere piccole aziende e artigiani che dopo la pandemia, con l'inflazione ai tassi di interesse, hanno avuto una contrazione delle loro economie. C'è una competizione spesso sleale all’interno di questi mercati, perché il Made in Italy è un prodotto eccellente che compete a livello internazionale, mantenendo un prezzo superiore rispetto ai prezzi internazionali. Ma ricordiamo che il Made in Italy è copiato, quindi bisogna tutelarlo affinché possa essere messo sul mercato e venduto con gli strumenti giusti. A tal proposito, Ifis, come banca, che ha sede legale nel Comune di Venezia, ha anche una responsabilità rispetto all'economia veneziana. Quindi, da un lato sosteniamo la cultura e dall'altro dobbiamo sostenere le aziende attraverso il credito e gli strumenti finanziari che possono portare a Venezia investitori e quindi denari da investire”, ha concluso. —culturawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

forbes