Carceri, Mattarella: “Condizioni preoccupanti, sovraffollamento insostenibile”

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(Adnkronos) – "So che ogni giorno cercate di assolvere con sacrificio e con professionalità il vostro impegno, reso ancor più difficile dalle preoccupanti condizioni del sistema carcerario, contrassegnato da una grave e ormai insostenibile condizione di sovraffollamento, nonché dalle condizioni strutturali inadeguate di molti istituti, nei quali sono necessari interventi di manutenzione e di ristrutturazione, da intraprendere con urgenza, nella consapevolezza che lo spazio non può essere concepito unicamente come luogo di custodia, ma deve comprendere ambienti destinati alla socialità, all'affettività, alla progettualità del trattamento". Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, incontrando il capo del Dap, Stefano Carmine De Michele, e una rappresentanza della Polizia penitenziaria.  "I luoghi di detenzione non devono trasformarsi in palestra per nuovi reati, in palestra di addestramento al crimine, né in luoghi senza speranza, ma devono essere effettivamente rivolti al recupero di chi ha sbagliato – ha affermato Mattarella – Ogni detenuto recuperato equivale ad un vantaggio di sicurezza per la collettività oltre ad essere l'obiettivo di un impegno notoriamente, dichiaratamente costituzionale". "Servono investimenti – ha sottolineato il capo dello Stato – in modo da garantire un livello dignitoso di vita e di trattamento dei detenuti e al contempo migliori condizioni del lavoro che voi svolgete con scrupolo. Sono investimenti necessari e lungimiranti, perché rivolti, ripeto, a garantire maggior sicurezza ai cittadini. È particolarmente importante che il sistema carcerario disponga delle risorse necessarie, umane e finanziarie, per assicurare ad ogni detenuto un trattamento e un regime di custodia che si fondino su regole basate su valutazioni attuali, per ciascuno, con l'obiettivo rivolto al futuro".  "Il numero dei suicidi nelle carceri è drammatico – ha detto il presidente della Repubblica incontrando il capo del Dap e una rappresentanza della Polizia penitenziaria – da troppo tempo non dà segni di arresto. Si tratta di una vera e propria emergenza sociale, sulla quale occorre interrogarsi per porvi fine immediatamente". "Vi ringrazio per la dedizione che riversate nel vostro compito, articolato, complesso, che svolgete in conformità alla Costituzione" caratterizzato da funzioni "che non si esauriscono nella vigilanza – ha affermato il capo dello Stato – Quante difficoltà, so bene, pesano sulle vostre funzioni, sui vostri compiti, difficoltà che interpellano anche altre istituzioni: la carenza di organico, che da tempo è una condizione critica del sistema penitenziario e che riguarda il Corpo e tutti gli operatori; penso alla grave insufficienza del numero di educatori, al difficile accesso alle cure sanitarie dentro gli istituti, specialmente per i detenuti affetti da problemi di salute mentale".  "Occorre che gli istituti di pena – ha sottolineato Mattarella – siano dotati di nuove e più adeguate professionalità, in caso contrario anche il vostro compito sarà inevitabilmente appesantito e gravato da un improprio sovraccarico di funzioni che dovrebbero essere affidate ad altri".  La situazione delle carceri, ha evidenziato ancora, richiede una serie di interventi da attuare "per rispetto dei valori della nostra Costituzione, per rispetto del vostro lavoro, per rispetto della storia del Corpo di Polizia penitenziaria, per rispetto dei suoi caduti vittime del terrorismo e della criminalità". —politicawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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