Confindustria Nautica, Formenti: “Fare sistema” per rafforzare blue economy

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(Adnkronos) – Confindustria Nautica ha riunito oggi a Roma, nella Sala della Regina della Camera dei Deputati, l’Assemblea annuale dei Soci dedicata al confronto con le Istituzioni e agli scenari che impattano sull’industria nautica nazionale. "Essere ospitati a Palazzo Montecitorio per l’Assemblea annuale dei Soci valorizza il ruolo della nautica quale pilastro industriale del Paese e della sua Associazione nazionale di categoria, e ringrazio per questo il Presidente Lorenzo Fontana", ha dichiarato in apertura Piero Formenti, Presidente di Confindustria Nautica. "Nel 2024 è avvenuto un fatto: l’export dell’industria nautica da diporto ha superato quello di tutta la cantieristica mercantile, raggiungendo il record storico di fatturato e addetti. Se lo è mai stato, sicuramente è finito il tempo di considerare la nautica come un settore di secondo piano, non solo dell’industria, ma dell’economia italiana. Dopo i più che proficui incontri con il Mit – voglio ringraziare il Vice Ministro Edoardo Rixi, il Comandante Generale delle Capitanerie di Porto Ammiraglio Sergio Liardo ed il Direttore Generale, Patrizia Scarchilli – ma anche con i Ministeri delle Politiche del mare, Esteri, delle Imprese e Made in Italy, Esteri, Turismo e Ambiente, ora mi aspetto, anzi ci aspettiamo, un cambio di paradigma da parte di tutte le Amministrazioni e le articolazioni pubbliche, per fare realmente Sistema Paese e difendere e valorizzare la competitività, l’occupazione e la proiezione internazionale delle nostre imprese. Vale per la nautica come per tutti i settori di riferimento dell’export e del Made in Italy. Per il cluster marittimo servono semplificazioni burocratiche e amministrative, l’esatto contrario di quanto ho ascoltato in alcuni audizioni in Commissione VIII del Senato dove qualche soggetto economico pretende di comprimere la nautica da diporto, sperando di trarne vantaggio per le attività di trasporto collettivo", ha concluso Formenti. L’analisi previsionale sull’andamento del settore realizzata dall’Ufficio Studi dell’Associazione sulla base di un’indagine condotta, nella prima settimana di dicembre, su un campione significativo di aziende associate conferma gli scenari illustrati a settembre in occasione della presentazione del rapporto statistico La Nautica in Cifre, che ipotizzavano i prodromi della ripresa per il settore nautico già negli eventi fieristici autunnali, fra cui il 65° Salone Nautico Internazionale. I nuovi modelli, la forte attenzione alle nuove richieste e tendenze del mercato hanno innescato una rinnovata fiducia nel settore da parte degli armatori della piccola nautica e confermato altresì le buone performance del comparto dei grandi yacht. Le previsioni per l’anno nautico in corso, al netto delle ben note correnti criticità dello scenario internazionale, appaiono pertanto incoraggianti per l’industria nautica italiana e per la propria filiera, con un sentiment più positivo da parte degli imprenditori, rispetto a una chiusura dell’anno solare 2025 in flessione per alcuni settori merceologici. Il futuro dell’industria nautica da diporto italiana si inserisce in un quadro globale in profonda trasformazione. Secondo il Prof. Gabriele Natalizia, cattedra di Scienze della Politica e Sicurezza Internazionale, che ha aperto i lavori con un’analisi sulle strategie degli USA, l’attuale traiettoria dell’amministrazione americana è in piena continuità con le politiche avviate dal 2009 e che ha attraversato diverse amministrazioni, con obiettivi che includono burden sharing (condivisione degli oneri), riduzione di impegni non vitali e riorientamento verso l’Indo-Pacifico. “È un trend destinato a durare nel lungo periodo, perché strumentale alla competizione economica e militare con la Cina e, di conseguenza, le imprese e le filiere sono chiamate a un cambiamento strutturale non riconducibile a una contingenza di breve periodo”. All’apertura ai nuovi mercati va quindi affiancato il rilancio della competitività della bandiera italiana strettamente legata al sostegno del mercato interno che secondo i dati dell’Ufficio Studi per natanti e imbarcazioni fino a 24 metri per il 54% delle imprese si chiuderà in contrazione. Quello della competitività è un approccio condiviso, che accomuna Confindustria Nautica, Confitarma, Assonave e più in generale il Gruppo Tecnico Economia del Mare di Confindustria, che il Presidente Formenti nella relazione agli Associati ha ringraziato per il confronto e il raccordo sugli obiettivi. Il Ddl Valorizzazione mare, coordinato dal Ministro Musumeci e incardinato in Senato, contiene una ventina di norme per il settore, molto apprezzate, incentrate sulla semplificazione normativa per allineare l’Italia agli altri Stati europei. La giornata è stata aperta dai saluti istituzionali della Vicepresidente del Senato della Repubblica, Licia Ronzulli. “Quando parliamo di Nautica parliamo d'Italia”, ha dichiarato la Senatrice Ronzulli. “La nautica è una fotografia nitida del talento italiano: creatività, innovazione tecnologica e coraggio industriale. La sua vocazione internazionale ci dice che la nautica non è più semplicemente un fattore produttivo, è una leva strategica per la competitività nazionale. In merito al tema della semplificazione normativa, il ruolo delle istituzioni è quello di creare le condizioni perché le imprese possano esprimere il massimo del potenziale. Servono regole chiare per competere ad armi pari sui mercati internazionali, norme per un settore come il charter, per esempio, che è cruciale per la nostra economia costiera e turistica, interventi che garantiscono equità, concorrenza reale, certezza amministrativa e in questa direzione va anche il Disegno di legge sulla Valorizzazione della Risorsa Mare, frutto dell'impegno del Ministro Musumeci e tassello importante per rafforzare ulteriormente una filiera che è già un'eccedenza globale e che genera valore, lavoro e innovazione. Lo Stato deve esserci non per dirigere, ma per accompagnare, per sostenere, per valorizzare, perché sostenere la Nautica significa credere nel futuro di questo Paese". La Capitaneria di Porto, ha sottolineato Amm. Isp. Capo (CP) Pil. Sergio Liardo, Comandante Generale Capitanerie di Porto – Guardia Costiera, "svolge dei compiti sicuramente operativi, ma abbiamo anche dei compiti specifici e amministrativi, siamo molto vicini a tutte le associazioni. Ringrazio quindi Confindustria Nautica per l'opportunità di questo invito, un’occasione sicuramente per prendere degli stimoli importanti. Noi abbiamo una caratteristica: siamo un catalizzatore di varie richieste che poi devono in qualche maniera essere veicolate anche con una certa urgenza quando si tratta soprattutto di fare economia". Il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha portato il suo saluto alla platea con un video messaggio in cui ha ricordato: “Il settore della nautica è un pilastro di eccellenza del nostro Made in Italy nel mondo che risente fortemente dell'andamento del mercato globale che dopo aver sfiorato il valore record di 35 miliardi nel 2023 si è stabilizzato lo scorso anno, nel 2024, e attualmente è chiamata ad affrontare tutte le incognite, le incertezze legate ai dazi americani. Come Governo siamo impegnati a sostenere la crescita e la competitività delle vostre imprese attraverso agevolazioni per la digitalizzazione e l'efficienza energetica come abbiamo fatto col piano Transizione 5.0 e come faremo, in piena continuità sin dal 1° gennaio del prossimo anno, con il nuovo piano Transizione 5.0, che sarà immediatamente operativo, stavolta attraverso lo strumento obbligato dell'iperammortamento”. Edoardo Rixi, Viceministro Infrastrutture e Trasporti: "Il settore della nautica è in ottima salute. C'è un'evoluzione del mercato e chiaramente vuol dire andare in mari un po' più tempestosi che offrono grandi opportunità. Sono settori di mercato che vanno occupati perché, se non li occupiamo noi, li occuperà qualcun altro. Per quanto riguarda il settore italiano, tra i temi c'è quello del numero delle leggi; dunque, semplificare ed evitare la proliferazione legislativa che purtroppo è diventato un elemento che contraddistingue il continente europeo. Porterò volentieri una delegazione di Confindustria Nautica dal Ministro dell’Economia per affrontare tutti i provvedimenti utili a dare supporto a un settore strategico come quello della nautica da diporto”. Salvatore Deidda, Presidente Commissione Trasporti Camera: “È fondamentale che l'Italia adotti politiche interne ed europee che favoriscano le proprie industrie, migliorino le infrastrutture e si adattino alle nuove dinamiche globali, superando le rigidità burocratiche e le percezioni errate, per trasformare le sfide in opportunità e sostenere la competitività nazionale”. In merito al Salone Nautico Internazionale, Deidda ha sottolineato come rappresenti l'eccellenza dell'industria nautica italiana e la capacità organizzativa dell’Associazione. “È necessario migliorare i collegamenti con Genova (ferroviari, aerei, intercontinentali) per renderlo più competitivo rispetto ad altre fiere con minor prestigio, ma maggiore accessibilità. Dobbiamo fare Sistema Paese e aprire a una pluralità di offerta complementare che veda il charter nautico affiancarsi al trasporto passeggeri”. Alberto Luigi Gusmeroli, Presidente Commissione Attività Produttive Camera: “La nostra priorità deve essere quella di tutelare le eccellenze industriali italiane, con particolare attenzione ai settori della nautica e dell’automotive, oggi esposti a sfide crescenti legate alla concorrenza globale, alle restrittive politiche europee e ai fattori economici. Ritengo necessario che l’Italia adotti misure effettive di protezione, inclusa l’introduzione di dazi mirati, per difendere i comparti industriali ad alta qualità dalle minacce esterne e dalle decisioni politiche inadeguate. Nonostante il contesto complesso”. Gerolamo Cangiano, Presidente dell’Intergruppo parlamentare “Nautica, Subacquea e Turismo”: “Negli ultimi anni si è ricostruito un dialogo solido e costruttivo tra le istituzioni e Confindustria Nautica, e questo Governo sta portando avanti con convinzione una serie di iniziative a supporto del comparto. Questi imprenditori hanno sempre dimostrato straordinarie capacità, andando avanti con le proprie forze e affermando, anche a livello internazionale, la forza e la bellezza di questo settore. Oggi le istituzioni stanno lavorando per affiancare questo impegno, consapevoli del ruolo strategico che la nautica riveste per il Paese. Sono numerosi i provvedimenti avviati tra Senato e Camera – dalle iniziative parlamentari alle proposte di legge sulla portualità e sull’albergo nautico diffuso che dimostrano la volontà di costruire insieme qualcosa di importante. In questo momento storico, il Governo sente il dovere di continuare a sostenere questo settore, accompagnandone la crescita”. Il Vicepremier e Ministro delle Infrastrutture e trasporti, Matteo Salvini, ha incontrato i componenti del Consiglio generale di Confindustria Nautica nella serata di ieri svoltasi a Palazzo Colonna. L’Assemblea dei Soci di Confindustria Nautica, riunita in sessione privata, ha inoltre approvato il Bilancio Preventivo 2026. “Il Bilancio preventivo 2026 approvato dall’Assemblea dei Soci costituisce uno strumento fondamentale di governance, di verifica e rappresentazione della strategia messa in atto dall’Associazione per il perseguimento degli obiettivi statutari di sviluppo e consolidamento del posizionamento dell’industria nautica da diporto italiana” ha commentato Marina Stella, Direttore Generale di Confindustria Nautica. “Il piano strategico di azioni per il 2026 è stato presentato unitamente ai dati di Bilancio preconsuntivo 2025 che evidenziano una solida struttura patrimoniale, un rafforzamento della posizione economica e finanziaria dell’Associazione nonché una positiva performance nella crescita della base associativa, a conferma della capacità dell’Associazione di generare valore attraverso la qualità dell’attività di rappresentanza e l’efficacia dei progetti condotti a supporto del settore”. 
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