(Adnkronos) –
Jannik Sinner e Novak Djokovic, amici mai. Il tennista azzurro sfiderà il serbo oggi, venerdì 6 giugno, nella semifinale del Roland Garros 2025 per un posto nell'ultimo atto dello Slam, dove affronterebbe il vincente del match tra Lorenzo Musetti e Carlos Alcaraz. Ma quella tra Sinner e Djokovic non è più, soltanto, una sfida di campo. I due hanno sviluppato, negli ultimi tempi, un rapporto complicato, inasprito da alcune dichiarazioni di Nole sul caso Clostebol che ha riguardato il numero uno del mondo, e che gli è costato tre mesi di sospensione. Tra dubbi e accuse velate, Djokovic ha peggiorato il clima intorno a Sinner, fungendo volontariamente da sponda per l'amico Nick Kyrgios, il più grande oppositore di Jannik e che negli scorsi mesi ha intrapreso una vera e propria crociata contro di lui. L'antipatia covata da Djokovic verso Sinner, resa pubblica dalle dichiarazioni dell'ex preparatore Panichi, oggi proprio nello staff dell'azzurro, si è innescata con il caso Clostebol sì, ma è partita dal campo. Nole ha subito sulla sua pelle l'ascesa del numero uno del mondo, che ha vissuto un 2024 da favola iniziato dalla Coppa Davis vinta nel 2023. In quell'occasione, nella semifinale tra Italia e Serbia, Sinner fu capace di annullare tre match point consecutivi a Djokovic nel decisivo terzo set, per poi vincere l'incontro e volare in finale dopo aver battuto nuovamente Djokovic in doppio con Lorenzo Sonego. Dopo quella partita l'Italia battè anche l'Australia e tornò a conquistare l'insalatiera 47 anni dopo l'ultima volta. "Io credo che dal punto di vista mentale la partita in Coppa Davis è stata pagata un po' di più da Nole", aveva rivelato Panichi, ma quella sconfitta non fu l'ultima. Da quel momento infatti, Sinner riuscì a battere sempre Djokovic, che veniva da uno score di 4-1 nei precedenti. Gli ultimi tre incontri però sono stati, appunto, vinti tutti da Jannik, con lo score che si è così assestato sul 4-4. Ma dal campo, come detto, si è passati presto ad altro. "Il caso Sinner non è piacevole, allo stesso tempo però viviamo in un mondo in cui tutti hanno il diritto di esprimersi, soprattutto sui social media. Nick (Kyrgios, ndr) si è espresso molto bene riguardo all’intero caso doping di Jannik, e ha ragione per quanto riguarda la trasparenza e l’incoerenza dei protocolli e i confronti tra i vari casi", con queste parole Djokovic si espresse, nel dicembre 2024, sul caso Clostebol, dell'azzurro, legittimando così, di fatto, gli attacchi, quotidiani e polarizzanti, di Kyrgios. Ma queste dichiarazioni, oltre a spaccare nuovamente la fanbase, hanno avuto anche l'effetto di raffreddare i rapporti tra i due. Poche settimane dopo, agli Australian Open 2025, vinti proprio da Sinner, Jannik incrociò Djokovic nei corridoi di Melbourne salutandolo soltanto con una distante stretta di mano. Dettaglio che passò tutt'altro che inosservato. Nei mesi che seguirono Djokovic parlò di "trattamento di favore" e "molti tennisti che non sono soddisfatti. Sembra quasi che tu possa influenzare l'esito di un processo se sei un giocatore di punta e hai accesso ai migliori avvocati". Nole non si è mai esposto in prima persona, ma ha sempre lasciato trasparire piuttosto chiaramente il proprio pensiero. Una pedina è stata la Professional Tennis Players Association, associazione di giocatori fondata proprio dal serbo, che ha sempre usato toni molto duri per commentare la viceda. Alla notizia dell'accordo tra Sinner e la Wada e i tre mesi di sospensione che avrebbe ricevuto Jannik, la Fitp commentò: "Non c'è trasparenza nel caso Sinner. La presunta discrezionalità caso per caso è, in realtà, una mera copertura per accordi su misura, trattamenti ingiusti e decisioni incoerenti". Delle scuse, invece, Djokovic le aveva presentate a Sinner quando, in un'intervista, disse che la prima parola a cui pensava sentendo il suo nome era "Sciare". Una risposta che ha acceso la polemica, con molti che ci hanno visto un tentativo di sminuire i risultati sportivi dell'azzurro, e che Nole ha provato a spegnere: "Non volevo mancare di rispetto, andremo a sciare insieme". Un invito a cui Sinner, come a tutte le altre accuse, ha risposto solo e soltanto sul campo. —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
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